Bernardino Faino: uno storico dimenticato

A settembre, nella nuova sala della cultura di Odolo, verrà presentata l’opera religioso-letteraria «Coelum Sanctae Brixianae Ecclesiae» dell’ecclesiastico Bernardino Faino di origini odolesi. Il volume, apparso per la prima volta nel lontano 1658, recentemente è stato ripubblicato dal periodico di studi storici «Brixia Sacra», preceduto da una preziosa ed esauriente introduzione critica di Ennio Ferraglio, direttore della Biblioteca Queriniana di Brescia.
Odolese di nascita, figlio di un fabbro che dal paese della Valsabbia si era trasferito a Brescia, Bernardino Faino, ecclesiastico, è un personaggio della storia religiosa bresciana, noto a Brescia che gli ha dedicato una via, ma non a Odolo, dove non esiste una piazza, un monumento, una scuola o di una via che lo ricordi. Nel suo «Coelum Sanctae Brixianae Ecclesiae», Bernardino Faino presenta al lettore una storia dettagliata della diocesi di Brescia, con i nomi di 109 vescovi, la descrizione di tutte le chiese facenti parte della diocesi, i nomi dei vicari e dei cardinali di origine bresciana, un autentico inventario della Chiesa bresciana dopo il periodo di crisi seguito alla Guerra dei Trent’anni e alla peste del 1630.
Faino ha inserito nella sua opera anche i nomi di personaggi bresciani di grande spiritualità come, ad esempio, S. Angela Merici. Per favorire la conoscenza di questo prestigioso personaggio della storia locale, organizzato dalla Fondazione Civiltà Bresciana in collaborazione con l’associazione per la storia della Chiesa Bresciana, il Comune e la Biblioteca di Odolo, a settembre ci sarà un convegno al quale daranno il loro contributo illustri relatori bresciani.

S.A. da Bresciaoggi

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