Nuova zona monumentale per le Penne nere vobarnesi

Il gruppo alpini di Vobarno, nel 90° della fine della guerra 1915-18 e del 35° anniversario del monumento all’alpino, inaugurerà questo sabato una nuova zona monumentale presso la propria sede, con una stele a ricordo dei caduti e dispersi.

Il monumento all’alpino, collocato nel 1973 nel giardinetto all’imbocco del ponte pedonale in ferro dove fino a qualche anno fa c’era la vecchia sede, opera dello scultore salodiano Angelo Aime, realizzato su bozzetto scelto dagli alunni della Scuola media di Vobarno, è stato traslato nella nuova zona monumentale che sarà inaugurata questo sabato mattina.

Come prologo della manifestazione oggi (venerdì 5 settembre), alle 16, presso la cappella alpina al Santuario della Rocca, sarà celebrata una messa e a seguire vi sarà la deposizione di un serto di fiori alla lapide di via dei Battaglioni alpini.
Questa sera, alle 20.30, presso la sede degli alpini, ci sarà la presentazione del libro «A chi dimanda di me» di Maurizio Abastanotti, lettere e diari dei soldati gardesani e valsabbini impegnati nella prima guerra mondiale, con l’introduzione di Marcello Zane, seguita dallo spettacolo teatrale dialettale «La guerra negli occhi», con Andrea Giustacchini e l’assistenza musicale del coro “La Faita di Gavardo”, per la regia di John Comini.

Nella mattinata domani si terrà l’inaugurazione nuova zona monumentale presso la sede. Alle 9 il ritrovo in via C. Battisti, da dove partirà una breve sfilata per le vie del paese; l’alzabandiera al Parco degli Alpini, presso la Casa di riposo “I.R. Falck”, cui seguirà la messa al campo presso la sede e quindi la cerimonia con i discorsi delle autorità e la benedizione della nuova zona monumentale. Alle 12.30 il pranzo a base di spiedo su prenotazione (339.3107506 oppure 0365.597317). Alle 20 una serata di festa con ballo e gastronomia.

La “tre giorni alpina” si concluderà domenica con l’apertura dello stand gastronomico alle 17 e in serata il ballo liscio. Alle 22 si terrà l’estrazione della lotteria.

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