Il lavoro in mostra al Museo

Sabato a Vestone Fiorenzo Albertini, pensionato, ex dipendente di una fabbrica di materiali elettrici, coronerà il suo sogno di instancabile raccoglitore di oggetti legati alla cultura materiale della Valle Sabbia con l'inaugurazione del Museo del lavoro, un'esposizione permanente allestita nei locali messi a disposizione dal Comune di Vestone in un'ala dell’ex caserma Chiassi, già sede del glorioso Battaglione Vestone, che andrà ad arricchire il Sistema museale di Valle Sabbia .

Negli spazi espositivi e nei depositi di via Madonna del convento hanno così trovato casa gli oltre 4000 preziosi cimeli raccolti negli ultimi dieci anni da Fiorenzo e dagli 85 amici che lo hanno affiancato in questa non facile impresa. La loro passione per le cose di una volta si è trasformata in un gruppo culturale denominato Associazione Museo del lavoro, che ha saputo diventare sicuro punto di riferimento per i cultori d’antichi mestieri e tradizioni della zona.

Nella sede dell’Associazione, recuperata con il lavoro offerto dai simpatizzanti del sodalizio, sono allestite delle specifiche sezioni, con pannelli che illustrano e documentano le attività esercitate lungo la Valle del Chiese fino ad alcuni decenni fa. Si passa così dallo spazio dedicato al settore dello stampaggio delle materie plastiche, a quello riservato al settore elettrico, all’angolo del fabbro ferraio alla zona dove sono ospitate le prime macchine utensili impiegate nel settore meccanico.

Più di cento anni di storia del lavoro in Valle Sabbia, che hanno lasciato un segno e trasformato profondamente le comunità valligiane, che il museo voluto da Fiorenzo e dai suoi amici ripercorre anche grazie alla generosità di molti artigiani e piccoli industriali che in questi anni, conoscendo il progetto dell’Associazione museo del lavoro, hanno affidato ai promotori della costituenda esposizione permanente quanto rimasto negli opifici e nei solai: macchinari, attrezzature, modelli, pezzi e disegni, progetti e antiche immagini.

Il risultato è una collezione di sicuro interesse che può vantare innumerevoli pezzi unici. Come le prime presse per lo stampaggio delle resine termoindurenti costruite negli anni Trenta o come le striglie per pulire e rendere lucente il pelo degli animali, arnesi di metallo che fino ai primi anni del novecento rappresentavano il vanto dell’artigianato vestonese.

La cerimonia di inaugurazione è prevista per le 10 di sabato, mentre il gli spazi espositivi saranno visitabili anche domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19.30.

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