Un «Graffio» che lascia il segno

Anche questo sesto numero del “Graffio”, dedicato alla sostenibilità ambientale, risulta particolarmente interessante. La presentazione è avvenuta martedì sera nel teatro comunale di Vobarno nel corso di una serata che ha lasciato poi il posto alla musica country-blues degli Angolo, storico duo vobarnese che ha intrattenuto il pubblico con piacevoli canzoni egregiamente cantate in inglese.

Il presidente dell’associazione che porta lo stesso nome della giovane e agile rivista nonché editore della stessa, Davide Vedovelli, ha portato i ringraziamenti suoi e dell’intera redazione al sindaco Carlo Panzera, presente in sala, e all’amministrazione comunale, con un particolare riguardo per l’assessore alla Cultura Fabrizio Galvagni.

Un “Graffio” un po’ diverso dai precedenti, a cominciare dal formato, grande la metà rispetto ai numeri scorsi, spiegato dai ragazzi come contributo alla tematica affrontata in questo numero.
È toccato poi ad Andrea Donatini, vicepresidente dell’associazione, illustrarne i contenuti. “In questo numero - ha spiegato -, a parte due interviste importanti, la prima allo scrittore montanaro Mauro Corona e l’altra a saggista Maurizio Pallante, ideatore del Movimento per la Decrescita Felice, ci siamo messi in gioco più noi della redazione”.
Una redazione composta da 12 ragazzi e ragazzi fra i 22 e i 26 anni, che hanno il merito di confezionare un prodotto editoriale niente affatto banale. Del resto i lettori di Vallesabbianews da tempo possono apprezzare articoli scritti da alcuni di loro.

Vedovelli ha poi ricordato che questo numero è stato dedicato a Mario Rigoni Stern, che aveva rilasciato un’intervista in uno dei primi numeri, ed ha anticipato due prossime iniziative dell’associazione: la prima una nuova uscita del Graffio in occasione del Premio Tenco, che sarà presentata a Sanremo, e un’altra che si terrà in febbraio a Sabbio Chiese, di cui non vogliamo svelare di che si tratta.
Tornando alla tematica affrontata in questo numero, ci piace evidenziare questa frase conclusiva dell’editoriale: “Noi, piccoli schiavi della paramodernità e del consumo, incapaci forse di concretizzare nelle nostre esistenze quotidiane i principi che sbandieriamo, abbiamo quantomeno faticato per indicare un cammino di miglioramento: le stelle indicano la rotta ai naviganti, anche se, forse, non le raggiungeranno mai”.

Un “Graffio” come sempre da leggere e che lascia un segno.

La rivista è in distribuzione gratuita e si può trovare presso la biblioteca di Vobarno.

Nella foto in alto Davide Vedovelli e Andrea Donatini, sotto gli Angolo.

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