Estorsione e corruzione a Vobarno, presi

Estorsione prima, tentativo di corruzione poi. Un rumeno di 29 anni e la giovane moglie sono finiti in carcere martedì pomeriggio a Vobarno. L’uomo a Canton Mombello, la moglie non ancora 18enne è stata invece portata al Beccaria di Milano.
Curiosa l’intera vicenda, che si è consumata nell’arco di mezza giornata.
Erano all’incirca le 10 del mattino quando una donna che abita a Vobarno ha ricevuto la telefonata da parte di un uomo straniero che le chiedeva la somma di 300 euro per la restituzione di un portafogli contenente i documenti personali e un assegno di 700 euro: “Sennò lo butto nella spazzatura”, la minaccia.

Ancora non si sa se la donna lo abbia smarrito, il portafogli, o se le sia stato sottratto illecitamente.
Fatto sta che la signora ha chiuso la comunicazione e ha interpellato il marito che si è rivolto ai carabinieri del paese. Questi hanno consigliato all’uomo di fissare un appuntamento per lo scambio. Così è stato e ad una telefonata successiva l’incontro è stato fissato nelle vicinanze di un grande supermercato del paese. I militari sono intervenuti al momento dello scambio e hanno fermato il 29enne e la sua giovane moglie.

Qui il gesto che di fatto ha peggiorato la situazione: il rumeno ha tolto di tasca un rotolo di banconote da 50 euro per una somma complessiva di 2800 euro provando ad offrirli al carabiniere, perché “chiudesse un occhio”. Al reato di estorsione quindi si è aggiunto quello della istigazione alla corruzione.
Restituito il portafogli con documenti e assegno ai legittimi proprietari e pesso sotto sequestro gli altri denari, ora i carabinieri stanno accertando come è possibile che la coppia di rumeni fosse in possesso di quella somma, visto che il 29enne ha dichiarato di lavorare come operaio edile.

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