In Valsabbia per imparare turismo

“Educational sul territorio” si chiama, ed è la possibilità per gli studenti di affrontare “dal vivo” l’oggetto dei loro studi.
Dalla teoria alla pratica, insomma, atto preparatorio necessario per poter poi affrontare un futuro lavorativo che in questo caso riguarderà il turismo.

Ecco così che alcuni studenti dell’Istituto Golgi di Brescia, in occasione di un’uscita formativa, si sono trovati anche a mungere le vacche “da bagòss” a Bagolino. L’esperienza col “pet” delle brune alpine bagosse, è arrivata al culmine di una giornata trascorsa in Valle Sabbia da una novantina di studenti bresciani dell’Istituto Tecnico per il turismo.
Ospiti tutti dell’Agenzia territoriale per il Turismo della Valle Sabbia, che fra i suoi obiettivi ha anche quello di coinvolgere i giovani e di stimolarli perché possano un domani credere ed investire nel comparto turistico.

Il primo “assaggio” del territorio valsabbino i ragazzi di 4^ e 5^ del Golgi l’hanno avuto nella sala delle assemblee della Comunità montana e non ha coinvolto le papille gustative: qui gli studenti hanno fatto conoscenza con l’Agenzia valsabbina e con le attività promozionali che la stessa sta attuando o che ha in programma.
In un secondo momento, invece, il gusto è stato interessato per davvero, al Perlasca di Idro, con i ragazzi che hanno visitato la scuola e poi hanno potuto apprezzare le capacità culinarie dei “colleghi” dell’Alberghiero.

Nel primo pomeriggio la scolaresca si è trasferita a Bagolino per una visita ad un azienda agricola nell quale, dopo aver visto la stalla ed il laboratorio caseario.
E’ qui che alcuni ragazzi più curiosi hanno provato anche l’emozione di mungere una vacca, prima di dedicarsi all’apprendimento delle nozioni di marketing. In particolare riguardo al bagòss, alle tutele di cui è oggetto, alla sua straordinaria capacità di fungere da traino per l’intero territorio quando si presenta nelle vetrine più importanti, quelle rappresentate dalle keremsse di calibro internazionale come la Fiera del Gusto di Torino, ultima in ordine di tempo.

Dopo aver apprezzato anche le peculiarità del centro storico di Bagolino, i ragazzi si sono infilati nella cantina di Primo Stagnoli, una delle più caratteristiche della valle del Caffaro, capace come poche altre di imprimere nelle forme del formaggio di Bagolino, oltre che il marchio sullo scalzo, caratteristiche organolettiche superiori.

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