Gli sportivi fanno giocare i bambini di Pompegnino

Sono passati solo due anni dal terremoto che nel 2004 ha sconvolto la Valsabbia e il Garda bresciano; e non tutti i problemi create dal sisma hanno trovato in questo lasso di tempo una soluzione definitiva.

In quella terribile notte, una delle comunit� maggiormente danneggiata fu quella di Pompegnino di Vobarno: la vecchia frazione al confine con Ro� Volciano. I danni riportati dagli edifici furono davvero molto pesanti, cos� come i disagi per la popolazione. Ma fra le diverse situazioni di emergenza, Pompegnino ne trov� una particolarmente delicata, legata alle condizioni, serissime, della scuola materna.

Data anche la fondamentale importanza sociale dell’istituto era necessario procedere a una ristrutturazione tempestiva. E cos� � stato: la scuola ha riaperto i battenti lo scorso 24 settembre, completamente rinnovata e dedicata alla memoria di don Angelo Cuesta.

Mancava solo un dettaglio: gli arredi esterni; i giochi per i bambini. Ma dopo una vicenda come quella del sisma non era facile trovare i fondi per accontentare tutte le esigenze. Come era gi� successo in pi� occasioni, anche in questo caso, per superare l’ostacolo � stata fondamentale la solidariet�. In particolare quella dei gavardesi del gruppo sportivo �Calcetto di strada�, che a settembre avevano organizzato come da consuetudine il proprio torneo annuale, il cui ricavato era destinato proprio all’acquisto delle attrezzature da piazzare nel cortile della scuola.

La consegna del materiale � avvenuta nell’autunno inoltrato, e lo scorso 21 dicembre, i responsabili del gruppo gavardese e dell’istituto scolastico hanno ufficialmente inaugurato gli arredi.

�Quando si parla di beneficenza si pensa spesso a situazioni molto lontane dal nostro quotidiano - ha commentato in quella occasione il presidente del Calcetto di strada Marco Podavini -, ma questa volta noi abbiamo voluto guardare vicino a casa, perch� i problemi esistono anche qui. Abbiamo fatto del nostro meglio, e i ringraziamenti pubblici avuti ci imbarazzano anche�.

La serata inaugurale � proseguita con una recita natalizia: una reinterpretazione in chiave moderna della vicenda della nascita di Cristo messa in scena da una trentina di bambini accompagnati dalle proprie educatrici e circondati dall’entusiasmo dei parenti.

Luca Cortini
da Bresciaoggi.

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