Sei arresti a Vobarno

Ad un certo punto non si capiva pi� chi le dava e chi le prendeva. Cos� in manette ci sono finiti tutti quanti, con l’accusa “collettiva” di rissa aggravata.
Per uno di loro si � aggiunta la complicazione del porto abusivo d’arma bianca, per altri due la clandestinit�. Per un altro paio sono state necessarie le cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Gavardo.

Sei in tutto, d’origine marocchina, i giovani d’et� compresa fra i 25 e i 32 anni che in un colpo solo nel pomeriggio dell'Epifania sono finiti fra le mani dei carabinieri. Fra loro ci sono anche tre fratelli.
I militi sono intervenuti per sedare un violento litigio scoppiato all’interno di un appartamento al civico numero 59 di via Roma a Vobarno, nemmeno molto distante dalla caserma.
Ad avvisarli che c’era chi se le stava dando di santa ragione mentre erano all’incirca le 15, l’ora della pennichella, i vicini di casa allarmati dalle grida e dai rumori di lotta.

Quando il maresciallo Marini con tre dei suoi ha guadagnato l’ultimo piano della palazzina ed � entrato nell’appartamento i sei si sono subito calmati, ma era evidente quanto era appena successo: ai pugni e ai calci si erano aggiunte alcune bottiglie rotte e anche un coltello, mancava poco di trovarsi davanti ad una carneficina.
Non del tutto soddisfatti, alla richiesta di spiegazioni dei militari, i sei tendevano a riattaccar briga.

Ai carabinieri a quel punto non � rimasto che chiedere l’aiuto dei colleghi per procedere all’arresto di tutti i soggetti coinvolti, anche perch� molti di loro avevano gi� precedenti. E ce n’� voluti parecchi: per scortarne due all’ospedale con l’ambulanza, gli altri in caserma e tutti quanti poi a Canton Mombello.
Alla chiamata hanno risposto i carabinieri da Vestone e da Manerba oltre al Radiomobile da Sal�, mentre i vigili del Consorzio della Valle Sabbia hanno dato una mano per coordinare il “traffico” e tenere a bada i curiosi.

Sconosciute le motivazioni della bega, forse disaccordi sul pagamento dell’affitto, per un appartamento che in seguito ad un lascito rientrerebbe nelle disponibilit� dell’associazione culturale islamica di Gavardo.

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