Quattro arresti a Idro

Si pensa dovesse servire per “ravvivare” la festa di fine anno a qualche giovinastro incapace di divertirsi in altro modo. Invece ne ha portati in cella quattro.
Si tratta di 22 grammi di cocaina sequestrati a quattro ragazzi valsabbini che nella tarda serata di martedì stavano salendo lungo la Provinciale 111 da Idro verso Treviso Bresciano.
Impegnati in normale attività di controllo, da quelle parti c’erano anche i carabinieri della locale stazione, al comando del maresciallo La Rovere.

All’alt dei militari, però, la Fiat Punto con i quattro ragazzi a bordo ha tirato dritto, fermandosi solo dopo alcune centinaia di metri. Classica manovra che compie di solito chi ha intenzione di disfarsi di materiale compromettente, vuoi che i carabinieri non lo sappiano?
Così quando il finestrino posteriore dell’auto si è aperto ed è stato gettato fuori un involucro sospetto, c’era anche l’occhio vigile di un carabiniere a guardare dove finiva.

La Punto è risultata essere “pulita”, ma sulla neve era rimasto quel pacchetto di sigarette con dentro 20 grammi di cocaina in altrettante dosi pronte allo spaccio.
Un altro paio di grammi della stessa sostanza sono stati rinvenuti in casa di uno dei quattro, a Lavenone.
Loro hanno rifiutato ogni addebito, sostenendo che quella droga non l'avevano mai vista.

Così sono finiti in manette tutti quanti con la stessa accusa: detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, in concorso.
Alla guida della sua auto c’era Manuel Mura, 27enne di Treviso Bresciano, vecchia conoscenza delle forze dell’Ordine.
Con lui c’erano una 25enne anxche lei di Treviso Bresciano, della quale sono state fornite solo le iniziali S.P., e due ragazzi di origine albanese, immigrati da parecchio tempo e regolarmente assunti nella zona: Hysen Sherifi di 26 anni residente a Idro e Roland Kila che di anni ne ha 20 e abita a Lavenone.

Con questi ultimi il “conto” annuale degli arresti operati dalla piccola stazione di Idro sale a 11. Sei solo nell’ultimo mese: agli ultimi quattro che sono stati trasferiti a Verziano e a Canton Mombello, infatti, vanno aggiunti i due che avevano appena rapinato la banca di Capovalle.

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