In scena «Palanche vignide dal ciel...»

Sarà riproposta questo giovedì e venerdì sul palcoscenico del teatro Vobarno, la commedia dialettale “Palanche vignide dal ciel…”, della compagnia teatrale vobarnese Il Risveglio, nella traduzione e libero adattamento del regista Foscolo Staffoni, che ha riscontrato un ottimo apprezzamento in vari teatri della provincia.

«Lo scorso anno, per celebrare i “vent’anni” della compagnia – spiega il regista Foscolo Staffoni –, ho scelto e rappresentato con successo la prima opera di un grande scrittore frances,e Georges Feydeau, dal titolo “Sarto per signora” che scrisse a soli venticinque anni. Apprezzando lo straordinario talento di questo autore, anche per questa stagione teatrale ho voluto scegliere un suo lavoro dal titolo: “La fortuna si diverte” che sancisce la sua ultima opera teatrale e la terza fase del suo teatro, caratterizzata dalla sua “malattia mentale” e dal declino del Vaudeville francese Questa commedia, molto divertente ed intrigante – prosegue il regista – tormentò Feydeau negli ultimi suoi anni di vita. Egli non riusciva a trovare uno scioglimento soddisfacente. Aveva messo i personaggi in una situazione così stravagante e complicata che non riusciva più a cavarli fuori. La capacità di Feydeau di abbinare giochi di parole (non sempre traducibili purtroppo) a continui colpi di scena è veramente notevole. Questa sua opera rappresenta una sferzante, nerissima satira del potere del denaro».
Argomento quanto mai attuale, quindi, in questo periodo di crac finanziari e ruberie.

Un’altra esilarante commedia, dominata da personaggi che sono come fuochi d’artificio, da situazioni adeguatamente scoppiettanti, da colpi di scena assolutamente d’obbligo: siamo in casa Feydeau.

In quest’opera, il protagonista – Cipriano – è uno squattrinato attore, che appena licenziato, proprio al termine di uno spettacolo, trova consolazione nelle attenzioni di una giovane spettatrice, la quale in assenza del marito, per altro assai geloso, decide di invitare lo sfortunato Cipriano a casa sua, per offrirgli un grappino e lenire il suo sconforto. Ma ben presto si sentirà un: “ Ghè che èl siòr, siura” e il povero Cipriano da quel momento non avrà più pace e sarà travolto da avvenimenti che mai avrebbe previsto. La fortuna poi busserà improvvisa e travolgente alla sua porta, la felicità sarà a portata di mano, ma… Un altro esempio di “pochade” che chiude la straordinaria creatività di un grande artista.

L’appuntamento è per le due serate, sempre alle 20.30, nel teatro comunale di Vobarno.

In foto una scena della commedia

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