Piomba con l'OM sulla coda al semaforo

Erano le 7 e 40, c’era il semaforo rosso. Le quattro ruote posteriori del vecchio OM si sono trascinate per un bel po’ sull’asfalto bagnato. Senza un adeguato peso sul cassone il vetusto camioncino si è rifiutato di fermarsi. Non almeno nello spazio necessario per evitare di sbattere violentemente contro la Mercedes Classe A ferma in coda davanti a lui. C’è arrivato contro tutto di traverso e dopo la botta le ruote di destra hanno preso a decollare. Così si è ritrovato con la sponda sinistra ed il telo a strisciare sull’asfalto, nell’opposta corsia di marcia, mentre dall’altra parte saliva una Citroen. Anche quella non è riuscita a fermarsi in tempo e gli è finita addosso. Anche qui, come poco distante in galleria due ore dopo, il mix di sfortuna e fortuna ci pare abbia privilegiato la seconda: metti che l’auto francese fosse anche solo un paio di metri più avanti! Mica per niente: chi era alla guida, un uomo di Chiari, avrebbe rimediato danni ben più seri che una botta in fronte ed un braccio rotto. Così per la 41enne salodiana sulla Mercedes, sufficientemente distante dall’auto che la precedeva per non coinvolgerla quando è stata violentemente sospinta in avanti, favorita nella sorte quel tanto che le ha permesso di essere dimessa dall’ospedale di Gavardo nella mattinata stessa. Scosso l’autista cinquantenne del camioncino, di Serle, che ha rifiutato il ricovero. Allertati dal 118, in questo caso i primi ad arrivare sono stati i volontari del Cosp di Mazzano, seguiti a breve da quelli dell’Anc di Vobarno e dalla Stradale di Salò che anche qui si è incaricata di gestire il traffico e dei rilievi.

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