Caro direttore,
con un po' di sgomento leggo il suo articolo, nel quale scrive che i ragazzini non sono da ritenere mostri, ma bensi’ vivaci e uguali agli altri... commenta un lettore.
Forse non mi sono spiegato bene. Ci riprovo.
Bravo Ubaldo, sono d'accordo con te al 100%.
Caro direttore, la colpa è di tutti. Le scrivo in merito ai gravi fatti avvenuti a Sabbio nei giorni scorsi. La colpa è di noi animatori degli adolescenti; abbiamo cercato di trasmettere il messaggio giusto ai nostri ragazzi ma ci siamo arresi troppo presto quando abbiamo visto che era inutile, che non dava frutto. E’ anche vero che è difficile che la nostra proposta sia ascoltata dato che è l’esatto contrario di come va il mondo. Ma abbiamo fallito perché anziché insistere ci siamo scoraggiati davanti alle scarse presenze ai nostri incontri. La colpa è di noi catechisti perché ci siamo rassegnati davanti allo scarso interesse dei nostri ragazzi per il vangelo. Impotenti assistiamo a situazioni dove bambini non hanno più rispetto di niente e nessuno. La colpa è nostra perché raramente siamo capaci ti trasmettere e testimoniare la nostra fede nella vita di tutti i giorni. La colpa e degli insegnanti che fanno fatica anche loro a trasmettere i valori. Ma la loro colpa è limitata perché se si permettono di rimproverare un ragazzo rischiano di essere aggrediti dai genitori. (vedi caso della periferia di Milano.) E, secondo lei, non è anche colpa di una comunità dove i bravi ragazzi sono visti dai coetanei come noiosi, amorfi, sfigati e banali? Una comunità giovanile dove quello che conta sono i soldi e il possesso di beni materiali. La colpa è dei giornalisti sempre pronti a raccontare con soddisfazione episodi di violenza e ad accentuarne i fatti fino ad arrivare ad inventarsi le cose. Non raccontano mai le belle iniziative che i ragazzi sono capaci di proporre e portare avanti con entusiasmo. La colpa è dei politici che danno sempre meno importanza e spazio al mondo dei giovanile e ai suoi problemi. Non hanno ancora capito che i giovani sono il nostro futuro. La colpa e delle televisioni che trasmettono programmi al limite della pornografia a tutte le ore della giornata (vedi grande fratello). Poi gli adulti si chiedono come mai per un ragazzino sia normale e lecito giocare con il sesso. Ho l’impressione che pochi vogliano realmente bene agli adolescenti. Per molti questi ragazzi sono solo un problema, un disturbo. Non hanno più davanti adulti che siano loro d’esempio, capaci di insegnare la morale. Si sa che quando si vive senza morale e senza regole tutto diventa normale, permesso e lecito. In realtà quasi tutti i giovani hanno degli ottimi ideali, devono solo trovare un mondo adulto capace di dare loro spazio e fiducia. Purtroppo sono ben poche le realtà sul territorio che permettono questo e l’oratorio è una di queste. Purtroppo manca una collaborazione tra chiesa e scuola che potrebbe portare molti frutti se si riuscisse a lavorare insieme. Preghiamo il Signore affinché la sua parola ritorni nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, ci guidi nel trovare il giusto stile di vita e ci aiuti nella difficile sfida educativa che spetta a tutti. David
La malvagia crudeltà del branco non è patologia “Sei ancora quello della pietra e della fionda uomo del mio tempo”. Scrive il poeta ed evoca solo in parte la malvagità umana che sembra immutata e inarrestabile. Non la descrive Quasimodo, e non nomina quali azioni bestiali sa compiere l’individuo da solo o nel branco. Ma forse non serve che ce la mostri
Adolescenti e social I social sono buoni o cattivi? Servono agli adolescenti o sono dannosi? Domande insistenti che oggi riecheggiano ovunque e che, soprattutto i genitori, si pongono preoccupati dei pericoli che i figli possano correre frequentandoli assiduamente
Ma quale responsabilità? Prosegue con questo quinto articolo l'analisi del periodo pandemico, e con questo scritto ci vogliamo concentrare sul tema responsabilità, tanto caro alla narrazione dei principali media filo governativi
Quei genitori... tassisti C'è un nuovo mestiere per i genitori: quello di fare i tassisti. Succede quando gli impegni dei figli sono troppi... e non è detto che sia sempre un bene, anzi
A quale età il cellulare? La domanda più insistente che oggi si fanno i genitori è relativa all’età in cui è più giusto dare lo smartphone ai figli. Una questione assai dibattuta anche da pediatri e psicologi e non ancora risolta perché non vi sono linee guida precise e definite.
Ha appeso il casco al chiodo Ivan Bardelloni, per gran parte della sua vita volontario nei Vigili del Fuoco e da sette anni nel ruolo di Capodistaccamento a Vestone. Gli abbiamo chiesto di raccontarci della sua esperienza
Proseguono i controlli della Polizia locale della Valle Sabbia, contro degrado e spaccio: problemi con la droga a Gavardo e con l’alcol a Sabbio Chiese
Giunge all’ottava edizione la rassegna teatrale valsabbina che quest’anno propone 7 appuntamenti in 4 comuni della Valle Sabbia e la collaborazione con 3 Istituti scolastici
Tanti auguri a Ronny Bacchetti, di Clibbio, che proprio oggi, sabato 16 marzo, compie il secondo degli "anta"
Sempre più frequenti i reati commessi da minori, spesso propensi a cacciarsi in spinose situazioni; ma come fare per aiutarli?
Non il conducente della Stilo che ha deciso di uscire dallo stop senza dargli precedenza. Tutto sommato gli è andata bene
Un'opportunità offerta da Astrolabio, con due appuntamenti a Sabbio Chiese e Roè Volciano, per conoscere strumenti e possibilità di sostegno al ruolo di cura di anziani e persone fragili
Di nuovo chiusa per le prossime due settimane, in orario diurno dal lunedì al venerdì, la Provinciale IV fra Sabbio Chiese e Vobarno
Lunedì una serata di discussione e racconto di esperienze di ragazzi seguiti dai servizi sociali per il reintegro in società e lo svolgimento di attività socialmente utili
Una 98enne di Sabbio Chiese riceve la telefonata di un sedicente maresciallo che le chiede di versare una somma di denaro per il figlio. Arzilla e ben informata, sventa la truffa
ID265 - 11/02/2009 00:00:00 - (tonni.l) - Tonni
Completamente daccordo