Lavori a Gavardo, Girelli scrive all'Anas

Sta sollevando polemiche a non finire l’intervento che Anas sta effettuando lungo la 45 bis volto a sistemare i “giunti” del ponte che attraversa il fiume Chiese, in territorio di Gavardo.
Lavori che hanno creato e che stanno creando numerosi problemi, tanto che la cronaca se n’è dovuta occupare spesso: lunghe code, incidenti anche piuttosto gravi, traffico inntenso in centro fra Prevalle, Gavardo e Villanuova.
E’ di ieri l’interrogazione del consigliere provinciale Gianantonio Girelli, indirizzata al compartimento Anas di Milano, ma anche al Prefetto e all’Assessore ai Lavori pubblici della Provincia.

La prima chiusura risale allo scorso dicembre e pareva che quello destinato a durare una decina di giorni dovesse essere un intervento risolutivo, fu concordato con sindaci e prefettura.
L’intoppo però si è ripresentato a gennaio, col semaforo a regolare il traffico presente per un paio di settimane.
A febbraio una nuova ripresa del cantiere, destinato, questo dicono i cartelli, ad essere rimosso il giorno 20, dopo un paio di settimane di lavoro.

“Nel convincimento che nell’occasione sia mancata un’adeguata valutazione delle modalità da seguire” Girelli chiede di essere messo a conoscenza dei termini dell’appalto, tempi, importi, direzione dei lavori...
Chiede anche “perché in considerazione della mole di traffico che caratterizza quella strada non si è pensato di eseguire i lavori nelle ore notturne” e “con quale criterio si è deviato il traffico, a non del vero e per fortuna senza particolare seguito, verso il centro di Prevalle”.

“L’impressione è che ancora una volta sia affiorato un certo pressapochismo e la scarsa, se non nulla, considerazione dei disagi verso i cittadini” aggiunge Girelli, precisando che si può e che si deve fare meglio.
Magari seguendo l’esempio dell’Amministrazione provinciale: “Non posso non richiamare le modalità di esecuzione di lavori pressochè analoghi predisposti dalla Provincia per la tangenziale sud di Brescia, avvenuti quasi senza che i bresciani se ne accorgessero”.

A questo punto, dopo tanti disagi e qualche conseguenza anche all’economia valsabbina e del Garda, il problema è quello di capire se il 20 febbraio il cantiere su quel ponte potrà chiudere in via definitiva, o se invece riaprirà a marzo: "Se non ci saranno sorprese venerdì o sabato quei lavori saranno conclusi - ci ha detto l'assessore provinciale Mauro Parolini -. Questo almeno è quanto mi hanno assicurato da Milano, conclusi in via definitiva questa volta".

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