Lo conoscono tutti come Palazzo San Giorgio ed č un grande edificio seicentesco che si apre sull’omonima via in pieno centro a Bagolino. E’ stato sede del Comune e magazzino per le derrate alimentari.
Lo conoscono tutti come “Palazzo San Giorgio” ed è un grande edificio seicentesco che si apre sull’omonima via in pieno centro a Bagolino.
E’ stato sede del Comune e magazzino per le derrate alimentari. Al piano terra ospita attualmente la sede della Pro loco e la biblioteca civica, mentre una parte viene utilizzata come rimessa per alcuni mezzi comunali.
La storica struttura è una di quelle premiata dal fondo “di rotazione” messo a disposizione dalla Direzione generale alle Culture, Identità e Autonomie della regione Lombardia, strumento che intende sostenere operazioni in campo culturale che posseggano la caratteristica della fruizione pubblica.
Cultura, volano per l'economia
“Abbiamo sperato a lungo in un sostegno più consistente, per questo progetto di vecchia data che ci siamo trasmessi di amministrazione in amministrazione fino ad oggi – ci ha detto ieri Gianluca Dagani, attuale assessore a Lavori pubblici ed Urbanistica e futuro capolista della compagine uscente alle Comunali -. Ad ogni modo quest’operazione ci permetterà di iniziare a valorizzare anche a fini turistici ed in modo più organico le peculiarità culturali del nostro paese”.
“L’intenzione, infatti, è di fare di questa struttura una sorta di casa della cultura, capace di accogliere gli ospiti e dalla quale partire per le visite guidate al centro storico, ricco di suggestioni, di angoli caratteristici e di edifici sacri – aggiunge Dagani -. A far da volano all’economia bagossa, oltre al formaggio, l’ambiente e la tradizione del Carnevale, ci potranno così essere anche altri beni culturali, che sono fra le parti più vere e per molti aspetti ancora da conoscere di Bagolino”.
Il progetto
Il progetto, con una spesa di circa 700 mila euro dei quali quasi 300 mila sono quelli erogati dalla Regione per il 75% con un mutuo a tasso zero e il resto a fondo perduto, prevede che in una vasta sala al piano terra dell’antico edificio, dotata di impalcato, rimangano la sede della Pro loco ed una sala polifunzionale dotata di adeguati impianti e adatta anche a mostre temporanee o conferenze.
Sempre al piano terra troverĂ spazio la mostra permanente delle opere che il maestro Antonio Stagnoli ha donato alla Fondazione che porta il suo nome.
La Fondazione Stagnoli
Questa ha sede legale a Brescia, fin da quando è nata, però, ha manifestato l’intenzione di curare una importante “ricaduta” culturale nel centro valsabbino nel quale il maestro vive e lavora per gran parte del suo tempo.
Al primo piano, che per ora non viene utilizzato per come è ridotto, salirà la biblioteca che verrà dotata di sala internet e di emeroteca, sarà aperta tutti i giorni e verranno elinate le barriere architettoniche.
Da ristrutturare c’è anche la facciata dell’edificio, e la copertura, con quest’ultimomo intervento che andrà concordato con i privati proprietari dei piani più alti.
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