In scena a Casto «L’ocasiù de fa bögada»

Sarà rappresentata a Casto questo sabato sera la commedia dialettale «L’ocasiù de fa bögada», portata in scena dalla compagnia sabbiense «Chèi del Pascàl».

A organizzare la serata è la biblioteca comunale «Egidio Ariosto» di Casto, con la finalità di raccogliere fondi per la parrocchia.

La commedia in due atti di Velise Bonfanti ha debuttato con successo nel teatro parrocchiale di Sabbio Chiese il 10 gennaio scorso. Questo sabato sarà riproposta a Casto, alle 20 e 45, nel teatro dell’asilo.

Questa la trama della commedia.
Cosa faremmo se apprendessimo improvvisamente di avere solo tre giorni di vita? Superato lo shock, probabilmente tenteremmo di mettere tutte le cose a posto, o quantomeno di fare ammenda dei nostri peccati – almeno i più gravi – per prepararci in maniera dignitosa, con la coscienza a posto, alla triste dipartita. Faremmo, appunto, bögada. Con questo preambolo apparentemente lugubre si avvia la giornata di Agnese, la padrona di casa di una famiglia con suocera a carico, convinta di avere a disposizione solo i citati “trì dé” prima di morire, giorni preziosi ottenuti grazie alla speciale intercessione di Santa Brigida, lungamente pregata in passato.

Dalla comprensibile iniziale incredulità dell’intrigante vicina di casa Rosy, al palese scetticismo della poco amichevole suocera Orsolina, fino ad una serie di involontarie quanto esilaranti conferme, Agnese si convince sempre di più della veridicità della profezia, ed inizia la sua personale bögada con il marito Ubaldo, tra equivoci e situazioni paradossali. Ma, come recita un antico adagio, si raggiunge prima un bugiardo di uno zoppo, e le sorprese non mancheranno per l’ignara Agnese e per tutti i suoi familiari, che diventano vittime più o meno consapevoli dell’imminente – ed improbabile – dipartita della loro cara, in un crescendo di momenti surreali dove verità e menzogna si contendono il ruolo di protagonista. Perché, per quanto olio di gomito, detersivo e candeggina ci si metta, non sempre si riesce ad ottenere un bucato perfetto, nemmeno con il divino aiuto di una Santa svedese.

La regia è di Davide Tartaglia. L’ingresso è a offerta libera.

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