Cento anni e una nuova solidarietà

Sono trascorsi cento anni dalla nascita, a Casto, di una cooperativa di consumo storica, «La Savallese», e gli attuali vertici della struttura hanno deciso di festeggiare l’importante ricorrenza inventando un’altra forma di sostegno ai meno abbienti: un fondo di solidarietà.
Era il 2 marzo 1909 quando in paese veniva fondata questa cooperativa «bianca», nata allora in contrapposizione alle tante coop cosiddette «rosse». «Regnando Sua Maestà Vittorio Emanuele III - recita l’atto originale registrato l’11 marzo 1909 - per grazia di Dio e volontà della Nazione Re d’Italia…l’anno 1909 il giorno 2 del mese di marzo…».

«A dare il via al progetto - ricorda Franco Franzoni, l’attuale presidente - sotto la spinta dell’allora parroco don Annibale Materossi furono in tanti: da Lorenzo Pellegrini, un possidente di Alone, ad Antonio Muzio, segretario comunale di Casto; da Francesco Zanetti, Giovanni Zeni, Virgilio Santa e Santo Dolcetti (quest’ultimo primo presidente), tutti di Casto, a Francesco Niboli di Comero, tutti possidenti. Ma c’erano anche i contadini Angelo Zambelli, Pietro Maffa e Giacomo Dolcetti, i fabbri Antonio Zanetti, Francesco Covonini e Giacinto Lucchini. Tutti insieme sottoscrissero 43 azioni di una realtà nata allora per durare 50 anni, e denominata "Unione Cooperativa Savallese di Consumo"».

Il compleanno verrà celebrato il 3 maggio a partire dalle 10.30: la festa del centenario inizierà con la messa nella parrocchiale castense, e proseguirà con i discorsi commemorativi e un buffet, con la distribuzione di buoni-merce a scuole materne e oratori e con quella di un volume sulla storia della cooperativa. Insomma: si va avanti. «Ci siamo riuniti in assemblea - continua Franzoni - sia perchè ritenevamo doveroso ricordare i soci fondatori, sia per fare alcune riflessioni sul futuro. E alla domanda se valeva la pena di continuare c’è stato un sì unanime».

La Savallese, che conta oggi oltre 200 soci e 4 punti vendita (la sede di Casto e le succursali di Alone, Malpaga e Briale), ha come primo obiettivo quello di occuparsi del territorio. «Questi ultimi anni sono stati difficili, e abbiamo attraversato gravi difficoltà dalle quali ci siamo salvati solo grazie al nostro "essere cooperativa". Nonostante ciò, per aiutare i consumatori ad affrontare la crisi - conclude il presidente - abbiamo previsto all’interno del bilancio un accantonamento di fondi per aiutare nella spesa chi si trova in difficoltà».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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