Il pusher ucciso era marocchino

«Mohamed Said, 39 anni? Non è palestinese». Questo si sono sentiti rispondere i carabinieri di Salò alla ricerca dei familiari dell’immigrato ucciso a Gavardo, in via Monte, la notte del 14 marzo dal marocchino Samir Ailou, 29 anni, residente a Calvagese. Una lite maturata negli ambienti dello spaccio della droga. Mohamed era conosciuto come spacciatore da strada.

E dalle indagini è emerso che in più occasioni Said è stato fermato e ha sempre fornito generalità false e diverse. «Numerosi gli alias», sottolinea il capitano dei carabinieri di Salò Pietro D’Imperio. Fingendosi palestinese ha sempre evitato il rimpatrio con espulsione. Uno stratagemma utilizzato da molti maghrebini clandestini.

Indagando negli ambienti dello spaccio, gestito da bande marocchine, in azione tra Gavardo e Soprazzocco, è emerso che la vittima era di origine marocchina.
Ma nessuno ha saputo ancora fornire indicazioni su dove sia nato e se in Italia vivano parenti. La salma dell’immigrato resta all’obitorio di Gavardo. Solo dopo l’identificazione ufficiale sarà possibile contattare l’Ambasciata e da lì risalire alla famiglia in modo da provvedere al rimpatrio.

F.MO.  da Bresciaoggi

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