Sostegno di Giunta alle famiglie in difficoltà

Dopo il Protocollo d’intesa sottoscritto in Broletto fra Provincia, imprenditori, sindacati e banche alla fine di gennaio, per il sostegno delle famiglie duramente colpite dalla recente crisi economica arriva anche il sostegno comunale.
Due le misure adottate in Giunta nel centro valsabbino di Vobarno.
Riguardano un contributo economico straordinario e la ridefinizione dei parametri Isee per l’accesso ai servizi comunali.

“Gli ultimi mesi dello scorso anno hanno visto l’aggravarsi della situazione economica nazionale. Numerose le aziende che hanno dovuto ricorrere alla Cassa di integrazione ordinaria o speciale, con pesanti ripercussioni per tanti lavoratori residenti nel Comune di Vobarno – ci dice l’assessore ai Servizi sociali Paolo Barbiani -. Questa situazione ha messo in difficoltà molte famiglie che non riescono a sostenere le spese fondamentali, in particolare il pagamento del canone di locazione, le rate dei mutui, le fatture per elettricità e gas”.

Difficile avere il quadro ben preciso della situazione, certo alcuni vobarnesi si sono trovati costretti a recarsi in municipio per chiedere sostegno.
“Nel bilancio di previsione per il 2009 abbiamo stanziato la somma di 25mila euro proprio in previsione di dover intervenire a sostegno delle famiglie – aggiunge Barbiani -. Utilizzeremo quei fondi, seguendo linee operative di intervento concordate con i sindacati vobarnesi nelle scorse settimane”.

Un contributo economico è stato previsto per quei lavoratori residenti a Vobarno che fanno parte di famiglie mono o plurireddito nelle quali tutti i componenti si sono ritrovati con il contratto di lavoro scaduto (non prima del mese di ottobre 2008): se questi lavoratori percepiranno l’indennità di disoccupazione il Comune anticiperà loro 300 euro al mese per un massimo di due mensilità, fondi da restituire entro sei mesi dal reperimento di un nuovo posto di lavoro; se invece i lavoratori non hanno diritto all’indennità di disoccupazione il Comune erogherà 300 euro mensili per due mensilità, con possibilità di rinnovo a seconda delle singole situazioni che verranno vagliate dal responsabile di servizio e dalla Giunta comunale.

E con l’Isee? “Certificando i redditi dell’anno precedente, l’Isee fotografa una situazione differente da quella odierna, trasformandosi in uno strumento inefficace per quelle realtà che si ritrovano improvvisamente senza fonti di sostentamento – affermano in municipio -. Per l’accesso ai servizi comunali sarà perciò possibile ricalcolare il reddito con una simulazione che preveda come entrata annua la somma forfettaria di 10 mila euro per ogni componente del nucleo familiare che ha perso il lavoro o che si ritrova cassintegrato. Questa nuova certificazione avrà valore trimestrale e poi dovrà essere ricalcolata”.
L’intenzione degli amministratori che hanno adottato questo provvedimento è di consentire alle famiglie in difficoltà il passaggio ad una diversa fascia di reddito, permettendo l’accesso ad eventuali benefici economici già previsti dai piani comunali.

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