Dal «doposcuola» al Pc

“Si è sempre fatto, ma soprattutto in questi ultimi anni abbiamo privilegiato il rapporto col territorio e con le istituzioni e i risultati si vedono”. Non ha dubbi Vincenzo Cargnoni quando gli chiediamo qual è stata la più recente evoluzione del Circolo didattico di Vestone.
Il dirigente Francesco Lo Gaglio non c’è per tutta la settimana, lui è il vice.
“Un esempio? Andate di sopra a vedere il nostro laboratorio di informatica” ci dice.

il laboratorio di informatica
Venti postazioni Pc nuove di zecca, un grande tavolo centrale sul quale trovano spazio quattro computer portatili, due stampanti una delle quali laser a colori.
Basta piroettare sulle sedie girevoli e lo “spazio concentrazione” a disposizione di ciascun alunno diventa un “cerchio” per condividere.
E’ il nuovo laboratorio informatico della Primaria “Collodi” di Vestone, bello davvero, funzionale.
Ma la cosa che ci pare più interessante, visto che di scuola si tratta, è il percorso che è stato seguito per permetterne la realizzazione.

I bambini protagonisti
“Hanno fatto tutto loro: i bambini – ci dice la maestra Milena semplificando alcuni mesi del lavoro che è stato anche suo e delle colleghe -. Hanno coinvolto i genitori perché chiedessero aiuto ai loro datori di lavoro. Noi ci siamo limitate a segnalare quali erano i problemi che affliggevano le 14 postazioni ormai obsolete, vecchie di dieci anni, revisionate e sostituite negli anni successivi tanto che avevano differenti caratteristiche, potenzialità e sistemi operativi. Cosa che rendeva non poco difficoltoso il loro utilizzo didattico”.

Le aziende hanno risposto
Così sollecitate, tre aziende della zona hanno risposto: Fondital ha preferito fornire direttamente postazioni, scrivanie, una delle stampanti e il personale per mettere il tutto in rete; Sav Ceriotti e Fmn Martinelli hanno offerto il loro contributo per l’acquisto dei pc portatili e della seconda stampante.
L’Amministrazione comunale ha fatto adattare gli impianti alla nuova stumentazione.
Eccolo qui, il risultato della sinergia fra scuola, istituzioni e territorio.

Dalla videoscrittura a Internet
Lo vedi nei venti bimbi impegnati con tastiera e mouse a documentare un lavoro interdisciplinare che diventerà libretto da distribuire alle famiglie: “Cominciamo da una prima alfabetizzazione per la classe Prima per poi passare progressivamente all’uso di programmi di grafica e videoscrittura con le Seconde e le terze, fino alla realizzazione di ipertesti e l’utilizzo di Internet e del foglio di calcolo per le Quarte e le Quinte” precisa la maestra Milena che è la più esperta delle colleghe esperte di computer.
“Ce n’è almeno una ogni classe ormai” ci dice.

Un po' di numeri
Alla Collodi di Vestone, nei tre corsi dalla Prima alla Quinta, ci sono 251 dei 510 alunni che in tutto frequentano la Primaria nel Circolo. Gli altri sono sparpagliati su sette plessi: 63 a Casto, 54 a Comero, 16 a Lavenone, 45 a Mura, 19 a Lavino di Pertica Alta, 26 a Ono Degno di Pertica Bassa e 36 a Treviso bresciano.
Poi ci sono le scuole dell’infanzia che in tutto ospitano 270 alunni: quattro sezioni a Vestone Capoluogo, due a Nozza, sezioni uniche quelle di Lavino, Levrange e Treviso Bresciano, per quest’anno c’è anche il nuovo ingresso fra le materne statali delle due sezioni di Idro, destinate a far parte dell’Istituto Comprensivo di Bagolino.
Con le dovute proporzioni, il rapporto col territorio è lo stesso per tutti i plessi: in nessuno di essi educatori ed insegnanti possono o vogliono agire sganciati dal contesto in cui operano.

Gli stranieri non mancano
E con gli alunni stranieri? Le percentuali indicano nel 23% circa la presenza di alunni di origine extracomunitaria nei plessi della Primaria, con una “punta” del 33% a Casto. Alla Scuola dell’Infanzia la percentuale scende invece sotto al 20%, anche se superano il 30% Vestone e Levrange. Problemi da questo punto di vista? Chiediamo a Cargnoni. “Direi di no. Sono anni ormai che affrontiamo questo genere di problematica con progetti adatti, tanto più che la maggior parte di questi bambini sono nati qui e sono in pratica valsabbini a tutti gli effetti”.

Il "doposcuola" col Cti4
Fra i progetti in corso di realizzazione a Vestone, anche una sorta di “doposcuola”, proposto dal Centro Territoriale Intercultura Cti4, rivolto a quegli alunni che necessitano di raggiungere quelle strumentalità di base che possono permettere loro di affrontare con pari competenze i normali corsi di studio.
“Progetto incontro” si chiama, è aperto a tutti e coinvolge per il momento soprattutto gli alunni extracomunitari delle classi Prime che frequentano un pomeriggio la settimana. Sono coinvolti due insegnanti in pensione e altri volontari fra i quali studenti ed ex studenti del corso di Operatori Servizi Sociali (Oss) del Perlasca di Idro.

Rapporto stretto col museo
C’è anche la “sperimentazione museale” fra le attività del Circolo didattico di Vestone. Se ne stanno occupando la maestra Ivonne Ceresa che insegna a Comero ed è referente del progetto e l’animatrice museale Sonia Castelli. Con l’obiettivo di mettere a confronto le antiche attività dell’uomo con quelle attuali, hanno portato il museo in classe e poi la classe al museo.
L’esperienza, che per il momento ha coinvolto una Quinta ed il Museo della Civiltà contadina di Sabbio Chiese, verrà poi socializzata in un’assemblea pubblica e costituirà la base operativa per un progetto puù complesso che potrà interessatre tutti i plessi del Circolo.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche