Arriva la neve, si riparte sugli sci

Venticinque chilometri di piste tutti oltre i 1.500 metri di quota.
Tre anelli di fondo nella Piana buoni per gli allenamenti, per le gare e per il divertimento.
Sette impianti di risalita per complessivi cinque chilometri, dagli skilift Campras Sud e Nord a quelli del Cadino Alto e Basso, dalla seggiovia della Misa al panoramico Gera 1.
Giornaliero festivo a 20 euro, feriale a 15 ed una lunga serie di agevolazioni e di sconti per associazioni sportive e le scuole, per comitive e ragazzini.

Ecco i “numeri” del Gaver.
Aggiungete che la località sciistica valsabbina è raggiungibile in un attimo, lasciandosi alle spalle il lago d’Idro in località Sant’Antonio fra Anfo e Ponte Caffaro, superando Bagolino e Valle Dorizzo, ed ecco spiegato il successo di presenze registrato ultimamente dalla montagna bagossa. Bagossa fino ad un certo punto, per la verità. Il Gaver, infatti, si trova quasi tutto nel territorio comunale di Breno: in fin dei conti, però, il torrente Caffaro che ne convoglia le acque scende tutto dalla parte della Valle Sabbia.
Anche lassù la penuria di precipitazioni nevose registrata fino a questo momento è stata causa di non pochi problemi. Tutto sommato “buono” il via vai di sciatori durante le vacanze natalizie, sfruttando la poca neve depositata in occasione d’un solo paio di nevicate (altrove è andata anche peggio). Solo fino al due di gennaio però, nelle successive due settimane, infatti, il caldo e la pioggia hanno squagliato l’esiguo strato di coltre bianca e per gli appassionati, ancora numerosi, il campo si è ristretto alla pista del Campras sud, l’unica servita da cannoni sparaneve.

Poi lo stop forzato, fino alla riapertura della settimana scorsa, resa possibile da Giove Pluvio che ha regalato al Gaver, agli operatori e agli appassionati dello sci, quasi mezzo metro di neve in basso mentre in quota lo strato ha raggiunto gli 80 centimetri.
La “macchina” della ricezione turistica ha così potuto ripartire in pieno e non solo quella che dedica le sue attenzioni agli impianti di risalita.
Il Gaver, infatti, fedele al motto “sport, benessere, divertimento”, sempre più si sta ritagliando un significativo spazio fra gli appassionati degli sport considerati “minori”: definizione erronea secondo un numero crescente di persone.
Accanto agli irriducibili discesisti ed agli appassionati dello snow board, infatti, sono in aumento gli utilizzatori di pelle di foca e di ciaspole.
Per questi appassionati desiderosi soprattutto di immergersi nella natura incontaminata, fra le fitte abetaie e le creste panoramiche, lo scenario che offrono le montagne che incorniciano il Gaver e che sono una porta d’ingresso privilegiata al Parco dell’Adamello, è quanto di meglio si possa sperare.

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