Lettera del ministro Pecoraro Scanio agli enti

Sulle prime si era quasi pensato a una «bufala». Poi, col passare delle ore, la notizia è stata confermata. Il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha scritto personalmente alla Regione Lombardia, alla Provincia autonoma di Trento e a tutti gli enti preposti alla gestione delle acque dell’Eridio invitandoli a mantenere «sempre e in ogni condizione» il deflusso minimo vitale del Chiese in tutta il suo corso, e a fare in modo che il lago non scenda più sotto la quota minima che assicura lo sfioro naturale dalle paratoie.

«La lettera ha un tono interlocutorio - spiega Matteo Rovatti, assessore all’Ambiente della Comunità montana della Valsabbia confermandone l’arrivo -: non si tratta di un decreto, ma lascia ben sperare. Perchè potrebbe essere un preludio alla tanto agognata soluzione definitiva che, nel rispetto di tutti gli interessi, metta fine all’estenuante problema dei livelli del lago».

Lo scritto del ministro è indirizzato anche alla Provincia di Brescia, all’Autorità di bacino del fiume Po, al Registro italiano dighe e al Commissario alla gestione dei livelli Ettore Fanfani. I toni sono pacati, ma decisi.

Alfonso Pecoraro Scanio scrive infatti: «Gli enti in indirizzo sono pertanto invitati ad assicurare il minimo deflusso vitale del fiume Chiese attraverso lo sfioro, seppur minimo, delle portate effluenti al lago tramite la traversa di Idro….».

Al presidio, che quasi da un mese stanzia davanti al municipio di Idro, ieri non si parlava d’altro. Le parole sono state lette e rilette, a cercare una frase o una sfumatura che tradisse qualcosa di più.

Il ministro dell’Ambiente ricorda anche che «l’inadempienza del deflusso minimo vitale in questi anni ha causato problemi di carattere igienico- sanitari ai comuni rivieraschi, nonché rilevanti problemi ambientali alla zona del Sito di interesse comunitario (Sic) posta nel Comune trentino di Bondone».

E poi conclude spiegando che il coordinamento delle iniziative necessarie a garantire tale risultato sarà affidato al Segretario generale dell’Autorità di bacino del Po e al direttore della direzione generale Qualità della vita del ministero dell’ambiente.

Alla luce di questa novità c’è ovviamente ancora più attesa per l’appuntamento di domenica a Idro. Alle 15.30, nella zona del presidio ci sarà l’incontro con Camillo Piazza segretario della commissione Ambiente della Camera, con Marco Lion, presidente della commissione Agricoltura (sempre della Camera), con Roberto Bombarda, capogruppo in consiglio provinciale a Trento, e con l’avvocato Franco Mellaia, rappresentante del Coordinamento delle pro loco.

Da loro potrebbero arrivare altre novità? Nulla trapela per il momento, ma le aspettative non mancano di certo.
Il Coordinamento delle pro loco invita popolazione e istituzioni a partecipare all’incontro, che poi si chiuderà con la «Festa del deflusso minimo vitale del lago d’Idro», «una festa - spiega Gianluca Bordiga, portavoce del Coordinamento - che vuole essere un riconoscimento alle persone che hanno affrontato 31 giorni di presidio».

Da Bresciaoggi