La scelta è fra continuità e cambiamento

Sindaco dal 1990 al 2004 e vicesindaco uscente, Valerio Prignachi si ripropone alla guida della “sua” Treviso Bresciano, mirando così al quarto di secolo da amministratore del centro montano valsabbino, metà degli anni che avrà fra un lustro.

Cercherà di contrastarne il passo la proposta alternativa di Alessandro Bontempi, 28 anni, laureando in Psicologia a Parma.

Anche qui sarà l’urna a decidere, ovviamente, e la scelta è fra la continuità garantita da un amministratore di lungo corso da una parte ed il cambiamento dall’altra, avanzato quest’ultimo da una squadra giovane ed equilibrata, non fosse altro che per il fatto che il numero dei candidati consigliere femmina equivale a quello dei maschi.

 

“A Treviso Bresciano serve una rinvigorita energia amministrativa che sappia fare leva sul senso di appartenenza per contrastare il rischio di correre dietro al mito della città” ci dice Valerio Prignachi, 45 anni, alle spalle due legislature che l’hanno annoverato anche fra gli assessori provinciali, per tacere degli incarici a livello europeo.

“Ci presentiamo dunque con una squadra rinnovata, in grado di proseguire sulla strada intrapresa e nella formulazione delle sinergie necessarie per fare di Treviso la maglia di un sistema di solidarietà territoriale che serve a gestire in modo integrato le partite più importanti” ci dice il Valerio, che aggiunge: “I Comuni più piccoli come il nostro, se alla loro esistenza vogliono dare un senso, devono trovare il modo di stare all’interno di questo sistema e lì fare le giuste battaglie sull’ambiente, l’ecosistema, la gestione dell’acqua e le energie rinnovabili. Anche la questione del federalismo: va bene se i Comuni sono in grado di gestire in autonomia territorio e politiche sociali. Quelli piccoli, o si mettono insieme o sono destinati a fare da terra di conquista. In questo senso va letta anche l’utilità delle Comunità montane. Una gestione oculata del territorio non può prescindere da questi ragionamenti”.

 

Anche Alessandro Bontempi è convinto che Treviso Bresciano debba trovare il modo di essere più comunità.

La sua “ricetta” prevede “chiarezza e trasparenza nella gestione delle risorse, rispetto delle regole, tutela dei diritti dei singoli”.

“Poi diciamocelo chiaro: indipendentemente dalle scelte amministrative che possono essere anche un po’ diverse, dopo tanti anni con la stessa persona ad amministrare è ora di cambiare e di provare dell’altro – aggiunge -. Noi abbiamo tutto l’entusiasmo e le capacità per onorare gli impegni che prendiamo”.

Nello specifico quali le priorità? “Consiglio comunale aperto al contributo dei cittadini, notiziario comunale per informarli, ridefinizione degli accordi con i fornitori dei servizi, va salvaguardata la presenza della scuola dell’infanzia, delle elementari e dell’ufficio postale, c’è un infelice accesso alla biblioteca comunale, manca da troppo tempo un’isola ecologica, occorre un servizio di consulenza per le aziende che operano in montagna perché possano accedere ai contributi che le sostengono” sapara Bontempi.

“Vado avanti?” ci dice poi.

Certo, se avrà la maggioranza.

Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*)

Username/Email:

Password: