L’Asco Vestone conquista la semifinale regionale

Asco Vestone - Polisportiva Sirtorese 3-0

Il quarto di finale del Campionato Regionale va in scena sopra un campo in sintetico che chissà come qualcuno senza ragione ha omologato, nonostante l'insufficiente metratura quadra. Comunque si è giocato, e bene.

Non inganni il risultato. Tutto questo predominio dei montanari a discapito dei brianzoli non c'è stato, anzi. Iniziano meglio questi ultimi, che costringono alle corde l'impaurita Guance Rosse grazie a ficcanti trame offensive che partono da un centrocampo tecnico e finiscono nei piedi di un attacco agile e affiatato che gioca a memoria. La buona vena dei difensori e la decisione del portiere fanno si che i tromboni non vadano sotto. Troppa distanza tra difesa e centrocampo. È in quegli acri incustoditi che i brianzoli vanno a fare discorsi pericolosi. I montanari, gente dalle scarpe grosse ma dal cervello fino, capiscono presto il problema e verso la metà del primo tempo ipotecano la gara, semplicemente accorciando la distanza fra i reparti. Questo li aiuta a soffrire di meno dietro e a mettere piede nei giardini brianzoli con un cinismo che ricorda la Grande Inter. Nel giro di pochi minuti un paio di azioni precise vanno a finire in altrettanti gol. Ed ora provino quelli della Polisportiva Sirtorese a non accusare il colpo, anche se sono gente solida come gli armadi che esportano in tutto il mondo. Sotto di due e fine primo tempo, ora sarà dura resuscitare!

Secondo tempo. Guance Rosse gioca di rimessa secondo copione. Lo sfiduciato nemico viene in avanti, ma è più generoso che preciso. Più il tempo passa, più la rimonta si fa difficile e la perfetta quadratura dei tromboni butta acqua sui fuocherelli offensivi brianzoli, che capitolano per la terza volta su contropiede da manuale. Tutti a casa. Sarà per un'altra volta. Alla semifinale ci vanno quei maledetti montanari. La terra bergamasca avrà così il piacere di ospitare questi romantici barbari che vengono giù dalle valli bresciane. E quando un popolo di monte scende dalle proprie alture non lo fa certo per andare a radicchi. Lo fa per radere al suolo. Vedremo. La conquista della Regione Lombardia è lì a due partite.

Asco Vestone 9: se pensiamo alla timida ragazzina che era ad inizio stagione, un sorriso ci taglia la faccia. In nove mesi è diventata una di quelle donne mature che prima di sorseggiare un Lugana fresco si buttano la chioma lunga all'indietro con un magistrale colpo di collo. E tu, indifeso maschio che sei lì a guardarla, non puoi fare altro che andare in bambola piena. Cortigiana.

Tifosi 7,5: pochi come i Delirium, educati come i Pooh, belli come i Duran Duran.

Armando Dell'Oca

www.ascovestoneopen11.it

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