01 Agosto 2009, 07.41
Anfo
Strade

Riaperta la Maniva-Baremone-Anfo

Finiti i lavori di messa in sicurezza: da stamattina la strada è transitabile. Ci sono voluti anni

Da questa mattina è riaperta al transito, dopo anni di chiusura, la Maniva-Baremone.
Un appuntamento atteso non solo dagli escursionisti. L’intervento sulla frana che ostruiva da tempo il passaggio, frutto del finanziamento della Provincia, del Comune di Collio e della Comunità montana di Valtrompia (per una spesa di 390.000 euro), si è concluso nei tempi previsti.
La galleria artificiale paramassi consentirà di transitare in sicurezza: ha infatti eliminato il rischio costante di frana in uno dei punti più delicati della strada panoramica che, dal Dosso Alto del Maniva, attraverso il passo del Baremone conduce al Comune di Anfo, collegando la Valsabbia alla Valtrompia ed ancora più oltre alla Valcamonica, attraverso il passo del Crocedomini.
 
Grazie alla progettazione dell’ufficio tecnico della Comunità montana, coordinata dall’architetto Fabrizio Veronesi, l’intervento è stato eseguito in due annualità successive a causa dei tempi limitati consentiti dalle condizioni climatiche e meteo del luogo, posto oltre i 1.600 metri di altitudine.
Soddisfatto il presidente della Comunità montana, Fabio Ferraglio, che con orgoglio ha dato comunicazione ufficiale della riapertura del collegamento considerato strategico anche dal sistema turistico.
Da questo fine settimana, dunque, gli automezzi, i bikers, i motociclisti ma anche gli escursionisti cui per anni è stato interdetto il passaggio, potranno ritransitare sulla strada per raggiungere le località interessate.

Un po' di storia
Le radici di questa importante realtà di collegamento affondano lontano nel tempo. Essa era infatti una mulattiera militare che servì durante la Grande Guerra sul versante triumplino per collegare le postazioni delle linee difensive a quelle più avanzate.
Ampliata un poco negli anni successivi al conflitto, era percorribile (in alcuni punti a fatica, nella fattispecie a ridosso della frana sotto il Dosso Alto) con le autovetture. Dopo la frana, fra il 2007 e 2008, è stata realizzata una barriera artificiale a protezione di un tratto di circa 45 metri della strada stessa.
Ora, con l’ultimo intervento si sono completate le opere relative alla galleria artificiale, ma anche alla messa in sicurezza di versanti rocciosi che alla luce del disgelo si presentavano instabili.
Con interventi precedenti erano già stati effettuati lavori di protezione mediante posa di rete paramassi, che però si erano deteriorate a causa della consistenza delle nevicate dell’ultimo inverno.
 
f. b.dal Giornale di Brescia

 



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