La “Monte Suello” si raduna a Gardone Riviera

È l’appuntamento più importante che il sodalizio alpino organizza durante l’anno che chiama a raccolta tutti i soci dei 58 gruppi del Garda Bresciano, da Limone a Sirmione, e dalla Valle Sabbia, da Bagolino a Prevalle.

Dopo 53 anni gli alpini tornano a sfilare all’ombra del mausoleo del Vittoriale. L’adunata assume maggior significato dal momento che quest’anno ricorre il 90esimo anniversario della fondazione dell’Associazione nazionale alpini, come pure il 90esimo dell’impresa fiumana di Gabriele d’Annunzio, che rivolse queste parole alle penne nere: «Compagni, quando in una notte piovosa arrivarono gli alpini io dissi che Fiume, città dei miracoli, aveva avuto il suo sole di mezzanotte».

L’adunata gardonese prevede un ricco cartellone di iniziative. Dopo il concerto dei cori Ana di Sovere e Salò nel teatro all’aperto del Vittoriale, venerdì alle 21 (ingresso libero), le penne nere saranno accolte nel palazzo municipale dal sindaco Andrea Cipani alle 17 di sabato. Quindi l’ammassamento al Mausoleo del Vittoriale, l’alzabandiera, la posa di una corona sulla tomba del poeta soldato e la sfilata fino in piazza Caduti, fregiata, come il resto del paese, da mille bandierine tricolori. In serata, alle 21, le penne nere rientreranno nella cittadella monumentale dannunziana per il benvenuto del presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, e il concerto delle fanfare di Salò e Gavardo (ingresso libero).

Domenica 6, ammassamento alle 9 sul lungolago e alle 10 la grande sfilata lungo via Roma fino a piazza Caduti, alla quale parteciperanno oltre 1.500 penne nere; alle 11 la Messa nella parrocchiale di San Nicola, poi il pranzo sociale a San Michele e, alle 16, l’ammainabandiera presso il monumento all’Alpino, sempre a San Michele. Logisticamente la manifestazione è stata curata dal Gruppo alpini di Gardone, guidato da Renato Cerqui, che ha fortemente voluto riportare l’adunata a Gardone Riviera, dopo quella che si svolse nel 1956, durante la quale venne consegnata una medaglia d’oro al capitano Italo Maroni, irredentista trentino con Cesare Battisti, tra i fondatori dell’Ana nel 1919, fratello dell’architetto del Vittoriale Giancarlo Maroni e presidente, dal 1936 al 1943 della «Sezione del Benaco», e dal 1946 al 1963 della ricostituita sezione “Monte Suello” di Salò.

Quanto all’adunata del fine settimana, sarà l’occasione per stringersi calorosamente attorno alle penne nere del comprensorio gardesano e valsabbino, da tempo impegnate su più fronti, dalla protezione civile all’antincendio, dalla gestione dei rifugi alla cura dei sentieri, nel ricordo dei caduti e di quanti in questo anno sono “andati avanti”.

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