tutti a Roma per la Variante
La Valle Sabbia non puň attendere oltre: urgono interventi tempestivi, mancano 19 milioni di euro.
I parlamentari bresciani, sindaci e Comitato and


Se l’avere ottenuto il diritto di precedenza rispetto ad altre opere viarie non è sufficiente, a Roma devono comprendere che il completamento della “variante” della Valle Sabbia è una priorità fra le priorità.
Un’istanza inderogabile che va sostenuta con forza da un convinto coordinamento fra istituzioni.

E’ certamente questo il sunto di quanto valsabbini e bresciani si troveranno ad affermare nel corso di una “spedizione” al Ministero delle Infrastrutture, il prossimo mercoledì 26 luglio.
Ad attenderli ci sarà il sottosegretario Luigi Meduri che ha risposto positivamente alla richiesta di incontro avanzata dall’onorevole Emilio Del Bono e dal Consigliere provinciale del Collegio valsabbino Gianantonio Girelli. Un appuntamento al quale sono stati invitati gli altri parlamentari bresciani, l’assessore provinciale Mauro Parolini, il presidente della Comunità montana Ermano Pasini, i sindaci di Vobarno e di Sabbio Chiese, un rappresentante del Comitato dei Cittadini.

Che sia questa l’occasione giusta per far decollare, finalmente, una soluzione definitiva per la martoriata viabilità valsabbina (anche se solo fino a Ponte Re di Barghe)?
Si sa che mancano all’appello 29 milioni di euro.

“Vi è la consapevolezza che stiamo vivendo un periodo non facile e di limitate risorse – ci ha detto a proposito Del Bono -, tuttavia è proprio per questo che prima di intraprendere nuove opere è indispensabile completare quelle esistenti ed è il caso della Valle Sabbia. Quanto all’assoluta necessità di diminuire i tempi di percorrenza e di liberare anche Vobarno da un traffico insopportabile e dannoso per la salute non c’è nemmeno da discutere”.

E’ soprattutto la questione vobarnese, quindi, ad essere messa sul piatto:
“Le ripercussioni sono per tutta la Valle, ma a soffrirne maggiormente siamo certamente noi” ci ha detto il sindaco Panzera, ben felice di questa iniziativa dei parlamentari bresciani “a poche settimane dal loro insediamento”.

“Un segnale positivo” è stato il commento del Comitato che attende di poter gioire per gli eventuali sviluppi.