Balarì, carnevale tedesco
I balarì hanno accettato l’invito arrivato dalla cittadina tedesca di Endingen, nella quale si preparano i festeggiamenti per il 225mo anniversario del Carnevale locale.

Normalmente i famosi «balarì» del Carnevale di Bagolino non accettano di esibirsi fuori dal loro tradizionale contesto.

Ma in casi eccezionali non possono dire di no. Così, dopo aver partecipato all’apertura delle Olimpiadi invernali dello scorso anno a Torino, nei giorni scorsi hanno detto sì all’invito arrivato dalla cittadina tedesca di Endingen, nella quale si preparano i festeggiamenti per il 225mo anniversario del Carnevale locale.

Cinquanta dei 110 ballerini bagossi sono partiti già ieri alla volta della Germania, e inizierano già oggi a proporre le tradizionali coreografie nelle piazze della cittadina tedesca: uno scenario che ospiterà anche altri 12 gruppi europei e una delegazione mascherata proveniente dal Venezuela.

Nelle valigie i balarì hanno riposto i tradizionali costumi di scena: pantaloni scuri al ginocchio, giacche di foggia militaresca con le spalline, il cordone di cotone bianco e, sull’avambraccio, i gradi ricamati.

Per completare l’opera sulle spalle verranno annodati gli scialli di seta colorata. Tutto deve essere perfetto; comprese le calze di cotone lavorato e le scarpe nere. E ovviamente non mancherà la maschera bianca e nera uguale per tutti.

Il carnevale di Endingen, andato in scena per la prima volta nel 1782, è dominato da una figura principale: una sorta di giullare che porta a spasso una vescica piena d’acqua. Alla fine della festa, le maschere vengono simbolicamente annegate in una fontana.

E mentre molti ballerini sono fuori sede, a Bagolino, come vuole la tradizione, ha già preso il via l’aspetto meno nobile, ma non per questo meno affascinante, della festa pagana. Il lunedì e il giovedì sera iniziano ad apparire le maschere, mentre i suonatori si spostano esibendosi nei bar e nelle osterie del paese.

Qui, i balarì, quelli rimasti e quelli in trasferta, entreranno in scena soltanto nelle ultime due giornate dell’evento: il 19 e il 20 febbraio.

Mila Rovatti
Da Bresciaoggi
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