Due giorni per un'assemblea/2
di Ubaldo Vallini

17 favorevoli, 13 astenuti, nessun contrario. Nell'assemblea comunitaria, pur partecipata solo dalla maggioranza, ad approvare l'operato del presidente Pasini in merito alla miniera del Monte Acuto non c'č nessuno.

Con 17 voti favorevoli e 13 astenuti, nessun contrario, l’Assemblea della Comunità montana di Valle Sabbia riunita sabato sera in seconda convocazione ed in assenza delle minoranze ha votato un Odg presentato all’ultimo minuto dalla componente leghista della maggioranza.
Un documento che, senza cambiare una virgola, ha ripresentato sotto diverse spoglie la mozione predisposta il giorno prima dalla segreteria provinciale del Carroccio che prevedeva la censura del comportamento del presidente Ermano Pasini, la cui discussione era stata rifiutata ad inizio seduta.

“Ritenuto che l’operato del presidente della Comunità montana sia censurabile sotto l’aspetto della correttezza amministrativa e della rappresentanza dell’Ente – sta scritto dopo le premesse e le prese d’atto di rito -, l’Assemblea delibera: di esprimere la più netta condanna nei confronti dell’operato assunto dal presidente nel contesto della procedura di valutazione di impatto ambientale che riguarda la miniera di Monte Acuto; di invitare il presidente a ribadire con nota scritta alla Regione Lombardia con chiarezza e fermezza la contrarietà alla realizzazione della suddetta miniera, così come deliberato a suo tempo dal Consiglio Direttivo; di richiedere al presidente chiarimenti in ordine alla difformità riscontrabile anche con riferimento alla lettera del 6 ottobre 2005 prot. 9868 quanto alla sua fonte di provenienza, se dall’Ufficio di Piano o dal Presidente”.

In realtà di lettere sospette, che sono arrivate in Regione e non ci sono agli atti in Comunità montana, o viceversa, e che riguardano sempre la miniera di Monte Acuto, ce ne sono almeno altre due: entrambe con la data del 17 novembre dello stesso anno e con il numero di protocollo “11609”.
Errore degli uffici, pasticci o dolo? Dopo mesi trascorsi dalle minoranze, e ultimamente anche dalla maggioranza, a preparar carte per avere una risposta questa ancora non c’è. A precisa domanda da parte nostra il presidente Pasini ha indicato non meglio precisati “pasticci dell’ufficio protocollo”, affrettandosi poi a smentire, solo a parole e senza per altro dare ulteriori indicazioni.

In assenza delle minoranze in aula a stimolare il relativo dibattito Ermano Pasini ha così avuto buon gioco: anche se i suoi stessi sostenitori hanno censurato il suo operato, infatti, di fatto egli ha potuto nuovamente glissare su questa scomoda questione.
Per il resto degli argomenti all’ordine del giorno tutto è andato liscio: con un astenuto ed un contrario la maggioranza si è approvata anche il bilancio di previsione per il 2007 e quello per il prossimo triennio.

Con qualche “mal di pancia” però, manifestato in occasione delle dichiarazioni di voto: Crescini per gli Indipendenti si è dichiarato “preoccupato per il futuro della gestione amministrativa, con un direttivo distratto da altre questioni e di fatto incapace di agganciare il treno dei fondi europei, come invece hanno fatto altre comunità montane; Bonomi, che si è poi astenuto, ha parlato di “mancanza di una strategia complessiva” e di “manifestata incapacità di ricercare il dovuto consenso in merito a scelte che riguardano l’intera comunità”.
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