Gaver, cominciano gli interventi
Dopo le slavine che nello scorso inverno causarono frequenti chiusure della strada la Provincia investe 1,7 milioni: a giorni via alla costruzione di una galleria paravalanghe.

 
Ne era venuta giù di neve l’inverno scorso sulle montagne bresciane. Precipitazioni abbondanti, di quelle che imbiancano i boschi e colorano i sogni di sciatori e operatori turistici. Ma il fatto è che quella neve era sin troppa, finendo col venir giù non solo dal cielo, ma anche dalle montagne che sovrastano la strada del Gaver.
E col trasformare in incubi i sogni di chi con gli sci vuol divertirsi e, soprattutto, di quanti su quel manto bianco appoggiano le sorti delle proprie attività economiche. Incubi che ora un investimento di 1,7 milioni di euro della Provincia cerca di eliminare.
 
Il tavolo tecnico e lo studio Tra Bagolino e Valle Dorizzo, e poi su fino al Gaver, durante la stagione invernale 2008/2009 si registrarono parecchie valanghe, molte delle quali raggiunsero la provinciale con conseguenti chiusure al traffico della Sp 669.
Particolarmente «spettacolari», e foriere di disagi per i residenti e le imprese turistiche, furono le slavine del 20 gennaio, del 4 febbraio e del 13 marzo, alle quali seguirono controlli, sopralluoghi, «stimolazioni» gassose da una campana trasportata dall’elicottero, chiusure e riaperture in serie.
 
Uno stillicidio.
Bisognava intervenire, andando oltre l’emergenza, per prevenire altre emergenze. Già a marzo venne istituito un tavolo tecnico, al quale si sono seduti la Provincia, la Comunità montana, i Comuni di Bagolino e di Breno (al quale amministrativamente appartiene la località Gaver), la Sat, gli operatori turistici e l’Agenzia territoriale per il turismo.
Da quell’iniziativa scaturì l’assegnazione di un incarico al nivologo Federico Rota, che ha preparato un preciso e dettagliato studio sui fenomeni di valanghe e slavine verificatisi nella zona, con tanto di analisi dell’andamento storico e di simulazione al computer.
 
La lista delle priorità
Sulla base di questo lavoro l’Assessorato provinciale ai Lavori pubblici ha individuato una lista delle priorità, in cima alla quale stanno le località Stagnole e Canal Rotto. Cominciamo dalla prima, a Valle Dorizzo.
«A giorni - annuncia l’assessore Mauro Parolini - cominceranno i lavori di costruzione di una galleria artificiale paravalanghe.
La speranza è che si concludano prima che cominci a nevicare, ma temo che ciò sarà difficile. Comunque per quest’opera abbiamo trovato i fondi ed assegnato i lavori, andando al di là degli impegni che ci eravamo assunti in sede di tavolo tecnico».
 
La galleria in cemento armato sarà lunga alcune decine di metri e costerà 800.000 euro.
Per la seconda area, la seconda nella graduatoria di rischio, l’intervento necessario è diverso. Dal momento che a Canal Rotto il distacco della neve avviene ad alta quota, qualora si scegliesse l’opzione galleria, questa dovrebbe essere lunga svariate centinaia di metri per «coprire» tutto il fronte.
In questi casi la soluzione è la posa in quota di reti che impediscano il distacco della neve.
«Per questo intervento - spiega Parolini - continueremo a chiedere, come abbiamo già fatto, l’intervento della Regione».
 
I lavori costerebbero circa un milione e mezzo.
Nella lista delle priorità vengono poi le zone del Monte Misa, di malga Valmone, di Dasarè e di Nadre. Quest’ultima area, poco a monte dell’abitato di Bagolino, è quella che preoccupa di meno dal punto di vista viabilistico: la strada vecchia è già protetta da una galleria, quindi qualora una slavina invadesse quella nuova sarebbe già pronta la soluzione alternativa.
Per le altre aree al momento non ci sono progetti avviati né, soprattutto, risorse economiche.
Gli interventi «minori» Altri interventi «minori» di messa in sicurezza della strada che da Bagolino porta agli impianti sciistici sono in corso.
 
Con una spesa di 120.000 euro si sta consolidando il ponte in località Gaver che nello scorso inverno registrò il parziale cedimento della muratura di spalla: i lavori termineranno entro la fine di novembre.
Stessa «scadenza» per la sistemazione delle barriere di sicurezza in vari tratti della provinciale 669: le slavine dello scorso inverno ne divelsero molte e ne danneggiarono parecchie.
La spesa, in questo caso, ammonta a 250.000 euro.
 
L’ultimo intervento in corso è quello di adeguamento del tornante in località Dasarè, ben noto agli autisti dei pullman: quelli che guidano torpedoni di dimensioni «small» passano a fatica, i loro colleghi al volante di mezzi più grandi proprio non ce la fanno.
La strada viene allargata, proprio per consentire il transito dei pullman. Il tratto di provinciale interessato è di circa 250 metri, con due corsie di marcia di 3 metri ciascuna e banchine laterali di mezzo metro.
La linea di allargamento sarà percorribile con l’inizio dell’inverno, mentre per primavera saranno ultimate le opere di finitura.
Costo: 400.000 euro. Per arrivare alla cifra complessiva di 1.720.000 euro mancano i 150.000 delle asfaltature: si provvederà nei prossimi giorni.
 
Alessandro Carini dal Giornale di Brescia
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