La Confagricoltura ha riunito i rappresentanti
di Giancarlo Marchesi

La Confagricoltura ha riunito a Roma i propri dirigenti territoriali impegnati in tutte le aree del Paese nei consorzi di bonifica.

C’è preoccupazione tra i rappresentanti della Confagricoltura, una delle maggiori organizzazioni di categoria degli agricoltori, per le conseguenze dell’anomalo andamento climatico di questo inverno. Una preoccupazione che induce la confederazione sindacale a prevedere per la prossima estate una situazione critica sul piano della gestione delle acque.

Per fare il punto della situazione e intraprendere le necessarie iniziative, evitando di dover poi gestire l’emergenza, Confagricoltura ha riunito a Roma i propri dirigenti territoriali impegnati in tutte le aree del Paese nei consorzi di bonifica.

Le precipitazioni degli ultimi giorni hanno migliorato la deficitaria situazione idrica nelle regioni del Nord Italia. I grandi laghi segnano altezze idrometriche in linea con le medie stagionali ad eccezione del lago di Garda, che resta abbondantemente sotto la media.

Permane invece la marcata sofferenza idrica del fiume Adige, fortemente condizionato dai rilasci dagli invasi montani. Secondo l’Autorità di bacino è presto per parlare di stagione agricola compromessa, ma è vero che, restando ferme le condizioni meteorologiche, il sistema, per reggere, avrà bisogno di interventi esterni.

E’ difficile anche la situazione del fiume Po che, al rilevamento di Bondeno nel ferrarese, segna un livello di 4,34 m sul livello del mare, contro i 4,95 registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Sul piano degli interventi di lungo periodo, Confagricoltura ha espresso apprezzamento per le disposizioni della finanziaria 2007, relative al finanziamento del programma nazionale irriguo, che garantiscono la realizzazione dei progetti esecutivi predisposti dai Consorzi, contribuendo a risolvere importanti problemi di disponibilità di risorse idriche attraverso l’ammodernamento degli impianti.

“L’acqua rappresenta per il settore agricolo uno dei più importanti fattori di competitività - ha detto Mario Vigo, delegato di Giunta per i problemi idrici, che ha presieduto l’incontro -. E a fianco degli interventi infrastrutturali, che richiedono costi di investimento elevatissimi e tempi di realizzazione lunghi, occorre intervenire sulla domanda e sull’efficienza dell’utilizzo irriguo, attraverso azioni dirette sulle reti di adduzione e distribuzione, sulle utenze e sulla gestione.”

In tale ambito il dibattito dei responsabili di Confagricoltura si è concentrato sull’importanza degli usi plurimi dell’acqua che, «per l’agricoltura, rivestono un’importanza particolare e che dimostrano palesemente che l’irrigazione, non è mai uno “spreco”: e può essere gestita in termini più efficaci».
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