Insoddisfacente pareggio
Partita presa sottogamba quella contro il Borgosotto, e i vestonesi dell’Asco non vanno oltre il pareggio.

Asco Vestone - F.C. Borgosotto 1 - 1

A questo Marzo da fastidio che stia arrivando madamigella Primavera, così mette in piedi un tributo al signor Inverno vomitando freddo cane sul Comunale. L'aria che tira è di quelle che ti tagliano la faccia, bella o brutta che sia.
A Mocenigo arriva il Borgosotto, impegolato nei bassifondi della classifica. I bassaioli faranno di tutto per non perdere. In quelle zone, dove la merda arriva al naso, anche un solo punto in più in tasca sul traguardo può riportare alla vita l'annegato. Chi lotta per non retrocedere ha nella disperazione un'arma in più.
I Tromboni mettono subito in chiaro che lasceranno il centrocampo nelle mani degli ospiti. Dissennata strategia o innata incapacità? Fatto sta che le ali Gottardi e Bordini passano la maggior parte del tempo sulla linea degli attaccanti, anziché su quella del centrocampo. In mediana, gli abbandonati Cappa e Ghidinelli non possono che tirare giù dalla branda gli Dei a colpi di porchi di qua e porchi di là. Questa netta minoranza di uomini lì in mezzo, a cui si aggiunge la pessima vena del pacchetto arretrato, condanna Guance Rosse a subire l'offensiva dei montichiarini, che infatti sfiorano la rete in due o tre nitide occasioni. Il buon Perotti rimedierà, anche lui aiutandosi con la declamazione di qualche rosario romanzato dei suoi.

Quando l'acqua si fa bollente, per evitare di scottarsi i montanari nostri innescano qualche buona ripartenza delle loro, che per velocità di ribaltamento e improvvisazione ricordano un branco di Unni affamati che caricano uscendo all'improvviso dalla boscaglia. Là davanti c'è solo Bianchi, baricentro ribassato e polpacci di marmo e determinazione bovina, degno di lode. Sarà lui ad insaccare di mezzo volo in mischia.
Si potrebbe addirittura raddoppiare, ma chissà cosa capita a Bordini, quando spara giù in piazza una palla che era solo da appoggiare in rete: dal possibile esultare, all'andare a gambe all'aria oltre la linea di fondo. Gomme sbagliate? Comunque, sentita andare in frantumi la finestra colpita dal pallone. Sentita anche la signora padrona di casa minacciare azioni legali contro il Comune.
Dal possibile 2 a 0 al pareggio. Su innocuo piazzato, messo in area vestonese senza tante pretese, esce dal mischione uno in divisa nemica che, solitario e palla al piede, dirige verso la porta. Per l'estremo trombone nulla da fare, se non raccogliere la vergogna in fondo alla rete.

Secondo tempo. Mister Crescini inizia a far girandolare i suoi uomini nella speranza di trovare uno straccio di quadratura lì in mezzo, ma nessuno che sia in grado di risolvergli il problema. Viene fuori una ripresa che ricalca l'andazzo del primo tempo. Brividi sotto porta di qua e di là, a dire il vero più per broccaggini difensive che per prodezze offensive, che però non abbiamo tempo di star qui a raccontare. Stasera portiamo Carmen a ballare.
All'orizzonte, staccata di due soli punti, sbuca la signora Scaglioni. A questo punto è lei la rivale più accreditata per la vittoria del campionato. Guance Rosse la aspetta al Comunale per una battaglia di cui già si sente l'odore.
Ma prima occorre andare a vincere nell'orto dell'Intrepida, oggi nobile decaduta che lotta per non retrocedere, ieri degna rivale per lo scudetto. Salutiamo.

Armando dell'Oca

Guance Rosse (4 - 4 - 1 - 1): Perotti; Zambelli C. detto Howazzo, Ceresa, Ebenestelli M., Piccinelli; Gottardi, Cappa il capitano detto Brucio, Ghidinelli detto Ciuz, Bordini detto Mino; Corsini; Bianchi detto Panì
Entreranno: Zanetti detto Tittì o Bill, Freddi detto Misto, Ricci detto Gonzo
All. Crescini detto Ciki
La pagella dei giocatori di questa e delle altre partite giocate la potete trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it

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