Parcheggio a pagamento, «Una questione da rivedere»
di Cesare Fumana

Alla luce delle firme raccolte e della presa di posizione anche di alcune Amministrazioni comunali e forze politiche, per l’opposizione gavardese bisogna riconsiderare la questione.

Più di 2.500 firme sono state raccolte tra la gente della Valle Sabbia e del Garda contro la decisione del Comune di Gavardo di rendere a pagamento il parcheggio dell’ospedale. Firme che sono state consegnate al Prefetto e al Sindaco di Gavardo, oltre che darne comunicazione al presidente della Comunità montana di Valle Sabbia e della direzione dell’azienda ospedaliera. Da allora il comune ha anche parzialmente rivisto il suo piano parcheggio introducendo nuovi posti auto e alcuni sono tornati liberi e riducendo la tariffa oraria da un euro a 80 centesimi, come nel resto dei parcheggi a pagamento del paese.

La raccolta di firme partita dal gruppo “Gavardo al centro”, in minoranza nel Consiglio comunale a Gavardo, è stata portata avanti anche in altri Comuni dove sono state presentate anche delle mozioni in appoggio a questa protesta. Come ad esempio a Villanuova, sottoscritta da due assessori e da un rappresentante dell’opposizione e approvata dal Consiglio comunale, a Prevalle, presentata dall’opposizione di Progetto Prevalle, ma non accolta dalla maggioranza, a Capovalle dove è stata presentata dal consigliere di minoranza Carretta in collegamento con il consigliere provinciale Giulio Arrighini che ha provato a farla discutere anche a palazzo Broletto, a Serle dove sarà presentata una mozione nel prossimo consiglio, mentre a Roè Volciano e a Vobarno è stato sottoscritto un documento da parte degli amministratori.

«Ma questo non basta» ha dichiarato Maria Paola Pasini, capogruppo della minoranza gavardese in un incontro tenuto con alcuni rappresentanti che hanno portato Michele Zanardi di Villanuova e Paolo Catterina di Prevalle, la portavoce del Pd di Gavardo Daniela Bresciani e Gian Antonio Girelli, candidato consigliere regionale del Pd.
«Una scelta sbagliata che ha visto la contrarietà della gente al di là delle appartenenze politiche, che ha visto anche gente che ha appoggiato in modo convinto la maggioranza attuale sottoscrivere la mozione. Vogliamo che l’Amministrazione Vezzola riprenda in mano la questione e si ritorni al parcheggio gratuito – ha continuato Pasini –. E visto che l’Ospedale non è competenza solo del Comune di Gavardo porti la questione a livello valsabbino, sentendo anche le Amministrazioni degli altri Comuni».

«Una misura fuori luogo e che crea disagio alla popolazione per un servizio indispensabile come è quello sanitario – ha precisato Catterina – e che crea una frattura nel dibattito sul presidio gavardese che ha interessato negli anni passati tutte le amministrazioni dei paesi che convergono sul nosocomio di Gavardo. Già in passato l’Amministrazione comunale di Prevalle aveva fatto segnalazioni su questioni che riguardavano i paesi vicini ma che coinvolgevano direttamente anche i cittadini di Prevalle. L’attuale maggioranza ha invece spostato la questione sul piano politico, non prendendo in considerazione la posizione dei cittadini».

«Il nostro vuol essere un invito al sindaco di Gavardo a rivedere la questione, coinvolgendo le altre amministrazioni – ha dichiarato Zanardi –. Non si tratta di una presa di posizione. Siamo consapevoli delle difficoltà di bilancio delle Amministrazioni comunali, per questo possono essere chiamati in causa i livelli superiori, come la Comunità montana e il Distretto sanitario.
Si può rivedere la questione anche facendo in modo che il pagamento non sia anticipato, ma basato sulla effettiva durata dell’utilizzo, con il pagamento all’uscita. Resta il fatto che quello di Gavardo è l’unico a pagamento fra gli altri ospedali extra cittadini della zona: Desenzano, Montichiari, Manerbio sono gratuiti».

«Oltre che essere valsabbina, la questione riguarda anche i cittadini del Garda – ha evidenziato Girelli – Se poi è una questione di soldi, visto che l’attuale sindaco è anche presidente dell’Acb, si faccia promotore verso gli enti superiori per richiedere maggiori trasferimenti ai Comuni. Sarebbe una belle battaglia federalista».

Infine Maria Paola Pasini ha ricordato che ha sporto querela per diffamazione nei confronti dell’assessore Nodari che aveva giudicato la minoranza come responsabile morale degli atti vandalici successi a Gavardo e che lui considerava conseguenti alla presa di posizione della minoranza sulle questioni della viabilità e dei parcheggi.

 

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