Asco Vestone a un passo dallo scudetto
I vestonesi dell’Asco faticano nel primo tempo ma nella ripresa hanno la meglio contro i cittadini dello Scaglioni e si portano a tre punti dallo scudetto.

Asco Vestone - Scaglioni 1 - 0

Perso il recupero infrasettimanale, i cittadini dello Scaglioni, quarti in classifica, fanno visita al Comunale con l'obbligo di vincere, così da andare a meno 5 dalla capolista indigena e mantenere vive le speranze di scudetto; perdendo, cadrebbero invece a meno 11, e bye bye baby! Anche la qualificazione ai Provinciali sarebbe seriamente compromessa.
La partita ha due facce, come certe lunatiche Beatrici il cui sorriso dipende dal salire della marea.

Il primo tempo se lo aggiudicano gli ospiti. Messi meglio in campo, schiacciano i Tromboni nella propria metà. In mediana i montanari oggi sono un bel gregge di variegato pecorame che ragiona a odori e va dove c'è da brucare. Che il nemico faccia i propri comodi sembra non interessare. Fortuna vuole che il pacchetto arretrato mantenga coglioni fermi. Va a finire che dalle parti di Perotti, stagionato estremo vestonese, arrivano non più di due tiri, parati senza troppo dannarsi l'anima.

Quello che Guance Rosse riesce a mettere in piedi prima del tè, a parte una polverosa confusione sulla trequarti, sono un paio di graziosi cross del sempiterno Bordini, 165 centimetri di buona volontà. Peccato che in mezzo all'area non vi siano tracce di maglie bianco - granata. Bordini, vecchio mio, hai ragione di mandarli a cagare. Al minuto 35 e rotti l'arbitro fa rientrare il bestiame nella stalla.
La ripresa è di Guance Rosse la bruttina. Riordinati i ragionamenti, la sensazione è che si possa soffrire di meno dietro e combinare qualcosa in attacco. E così sarà. Approfittando del fatto che gli urbani si allungano, fino a strappare la coperta, per cercare la vittoria, i villici valsabbini si infilano periodicamente nei buchi di quel che resta del tessuto difensivo. A un certo punto Benetelli, bel trattore dalle sembianze umane, prende palla e costruisce la vittoria scaricando a sinistra per l'incustodito Flocchini, che va facile all'uno contro uno col gigantesco portiere; tocco da biliardo sul primo palo e 1 a 0 meritato.

La signora Scaglioni ora vede mare ovunque, così carica disperata alla ricerca della terra ferma. Auguri! Da parte sua, la signorina Guance Rosse ragiona di eccellente difesa e buon contropiede, spesso in quattro contro uno o due, ma senza la cattiveria necessaria. Tre, le azioni da gol buttate nel cesso. Chi sbaglia paga? No. Il fischio finale chiude le ostilità. Guance Rosse, amica mia, dopo questi bei tre punti, la matematica dice che ora ne mancano altri tre alla vittoria dello scudetto numero 4. Borgosatollo, Sporting Montichiari e i cugini del Sabbio Chiese, i nemici in calendario. Borgosatollo avrà la fortuna di ospitare il primo match ball, domenica prossima. L'orario mattutino della gara pregiudicherà la lucidità di questi montanari abituati a ragionare di sera? Staremo a vedere. Intanto, benvenuta Primavera! Era ora. Salutiamo.

Armando Dell'Oca

Guance Rosse (4 - 4 - 2): Perotti; Rizzi detto Schicchi, Zambelli detto Howazzo, Zorzi, Piccinelli; Corsini, Cappa il capitano detto Brucio, Ghidinelli detto Ciuz, Bordini detto Mino; Ricci detto Gonzo, Zanetti detto Bill o Tittì
Entreranno: Ceresa, Flocchini detto Tino, Benetelli detto Bito, Bianchi detto Panì, Zambelli S. detto il Nibbio
All. Crescini detto Ciki

L'articolo completo con le pagelle dei giocatori lo potete trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it.

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