Produzione industriale in forte ripresa
La crescita č robusta e attraversa otto dei 12 principali settori dell’economia bresciana. La nostra provincia si allinea quindi ai dati positivi registrati a livello nazionale.

La crescita è robusta e attraversa otto dei 12 principali settori dell’economia bresciana. La nostra provincia si allinea quindi ai dati positivi registrati a livello nazionale confermando, anche nel mese di febbraio, il momento positivo delle nostre aziende con incrementi della produzione sostenuta sia dalla domanda interna, sia da esportazioni.

A trainare la crescita alcuni settori in particolare: i materiali da costruzioni ed il settore estrattivo; quello metallurgico e siderurgico; la meccanica tradizionale quella di precisione e la fabbricazione di macchine ed apparecchiature elettriche; la filiera del legno ed i mobili in legno. Segnali positivi anche nel tessile, nella carta e stampa. Cali della produzione si sono invece verificati nei settori chimico, gomma e plastica, in quello delle maglie e delle calze, nell’abbigliamento.

Sono le indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale mensile condotta dal Centro Studi dell’Associazione Industriali Bresciani su un campione di 250 imprese associate.
Una fase espansiva della produzione che continuerà anche nei prossimi mesi trainata dalle vendite sul mercato nazionale: il 25% delle aziende prevede infatti per i prossimi mesi aumento degli ordini del mercato interno, mentre il 17% delle aziende prevede un aumento degli ordini dai Paesi dell’Unione Europea; infine un buon 18% delle aziende bresciane prevede un aumento degli ordini dai Paesi extra Unione Europea.

A trainare la crescita sono alcuni comparti tradizionalmente forti nel Bresciano. Nel settore dei materiali da costruzione ed attività estrattive la produzione è rimasta stabile per il 22% delle imprese, è aumentata per il 70% e diminuita per l’8%.

L’utilizzo degli impianti non ha subito variazioni per il 53% delle aziende, è aumentato per un buon 39% delle imprese, diminuito per l’8%. Le prospettive a breve termine sono improntate alla stabilità: la produzione è prevista stabile dal 64% delle aziende, in aumento dal 28% e in diminuzione dall’8%.

Continua a regalare grosse soddisfazione il settore metallurgico e siderurgico: qui la produzione è rimasta stabile per il 68% degli operatori, diminuita per il 5% e aumentata per il 27%. Come pure l’utilizzo degli impianti è aumentato per il 22% delle aziende.

Ma è la meccanica di precisione e la costruzione di apparecchiature elettriche a fare il grande balzo. In questo settore la produzione è aumentata per il 49% delle aziende, non è variata per il 42%, è diminuita per il 9%. Mentre l’utilizzo degli impianti è aumentato per il 32%. Le vendite in Italia in questo settore sono rimaste stabili per il 38% degli operatori, aumentate per il 45%.

Bene anche gli altri settori della meccanica: quella tradizionale dei mezzi di trasporto a febbraio è cresciuta nel 27% delle aziende, mentre è rimasta stabile per il 67%. Le vendite in Italia sono rimaste stabili per il 61% delle imprese, aumentate per il 30% e diminuite per il 9%.

Buone performance sono state siglate anche dal comparto del legno e dei mobili in legno: qui la produzione è rimasta stabile per il 70% delle imprese, mentre è aumentata per il 30%. Le vendite in Italia sono rimaste costanti per l’83% delle aziende e aumentate per il 37%; quelle verso i Paesi Ue sono rimaste invariate per il 93% delle imprese e aumentate per il 7%.

Da Giornale di Brescia
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