Sulle tracce di Napoleone
di val.

La Rocca d'Anfo patrimonio dell'umanitŕ. Ci crede l'associazione culturale parigina Vauban, sodalizio che giŕ collabora con l'Unesco.

 
C’erano francesi, svizzeri, inglesi e belgi.
Fra loro anche Alain Monferrand che non solo è presidente dell’associazione Vauban di Parigi, sodalizio che si occupa di divulgare e valorizzare il patrimonio europeo costituito dalle fortezze napoleoniche, ma anche segretario del Comitato storico del ministero francese dell’Ecologia e dell’Energia.
A fare da interprete il direttore dell’ufficio del patrimonio monumentale della Svizzera, Mourice Lovisa.
 
La delegazione di esperti sabato scorso ha visitato la Rocca d’Anfo e ne è rimasta entusiasta, tanto che Monferrand ha assicurato che candiderà la fortezza valsabbina all’Unesco, perché divenga Patrimonio dell’Umanità.
E non si tratta di un semplice “pourparler”: l’associazione Vauban, infatti, ha già collaborato con l’Unesco individuando in Francia sei siti di cittadelle fortificate.
 
Monferrand è rimasto colpito favorevolmente dalla maestosità della Rocca, tanto da chiedere espressamente di fissare un prossimo incontro per formalizzare e dare avvio alla procedura richiesta dall’organizzazione che per conto dell’Onu si occupa di scienza e di cultura.
Per l’occasione gli autorevoli ospiti sono stati accompagnati dalle immancabili guide del Gruppo Sentieri Attrezzati presieduto da Sergio Rizzardi, ritratto nella foto mentre riceve dalla delegazione una pergamena e due volumi sull’architettura militare.
 
A rappresentare le istituzioni, in quello che potrebbe rivelarsi un momento storico sulla strada della valorizzazione della Rocca d’Anfo, c’era l’assessore al Turismo della Comunità montana di Valle Sabbia Michele Brugnoni.
 
. nella fotografia Sergio Rizzardi riceve un riconoscimento da Alain Monferrand.
 
 
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