Camera di Commercio, al servizio delle imprese
di red.

Credito all’impresa, promozione del territorio e innovazione. Questi i tre principali settori dell’attivit della Camera di Commercio di Brescia per il 2011.

Per la prima volta il bilancio della Camera di Commercio di Brescia chiude in perdita. Motivo? Due uscite corpose che hanno pesato quest’anno. La prima è una sorta di gabella del Governo che ha imputato alla Cdc bresciana 404mila euro per il “contenimento della spesa pubblica”. Solo che di spese non si tratta, ma di una tassa forzosa, visto che l’ente camerale bresciano non riceve finanziamenti statali, come ha voluto precisare il presidente Franco Bettoni. L’altra uscita di analoga cifra la Cdc di Brescia l’ha sborsata per l’operazione “Confiducia”, il progetto varato lo scorso anno per sostenere i Confidi regionali, e quindi le aziende, nella fase più acuta della crisi.

Per il 2011 il bilancio previsionale prevede fra le entrate 20,2 milioni di euro del diritto camerale (sono 300mila euro in meno stimati rispetto al 2010), 5,7 milioni da diritti di segreteria, quasi 700mila euro di entrate varie.
Le spese: 11 milioni fra personale e spese di funzionamento e - infine - la spesa più corposa: 13,4 milioni per la promozione economica (15 milioni quelli messi a consuntivo quest’anno).

In realtà - ha voluto precisare Bettoni - ci sono speranze perché «anche nel 2011 si arrivi alla stessa cifra di quest’anno» e questo per il meccanismo di alcuni finanziamenti che vede la Regione raddoppiare l’impegno della Camera di commercio su alcune poste.

In quali settore si punterà? La partita più grossa resta al credito con oltre 4 milioni. E con questo la Cdc di Brescia si conferma - anche in assoluto - l’ente camerale che ha messo (e metterà) più risorse per mantenere più ossigeno possibile alle aziende superando addirittura la consorella milanese.

La seconda posta per importanza è la «Promozione del territorio« (2,8 milioni), seguita dalla «Internazionalizzazione» (fiere e promozioni tramite Pro Brixia e BresciaTourism); quindi l’«Innovazione» (2,3 milioni) che si esplicherà, in particolare, con un più stretto rapporto con il Csmt e, per finire con le voci più importanti, 1 milioni è stato destinato alla «Formazione».

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