Asco Vestone, ripartenza con pareggio
La stagione di “Guance Rosse” riparte con l’andata degli ottavi di Coppa Leonessa in casa dello Sporting Gavardo.

Sporting Gavardo - Asco Vestone 1 – 1
Guance Rosse (4 – 3 – 1 – 2 senza sale): Perotti; Rizzi detto schicchi, Pace, Bonera detto ciccio, Piccinelli; Gottardi, Ebenestelli M. il capitano, Corsini; Ghidini detto Simone da Bione; Bianchi detto panì, Ebenestelli S. detto bomber
Entreranno: Cosenza detto cuba, Crescini detto ciki, Ricci detto gonzo, Ebenestelli N., Zambelli S. detto il nibbio
All.Morghen

Trattasi di derby, ma per una questione puramente geografica. La rivalità maleducata, che è l’ingrediente fondamentale in questo tipo di partite, non è ancora a livello; evidentemente le due signore si conoscono appena e non è il caso di mettersi subito le mani in faccia.
Inizio d’anno agrodolce per i Tromboni. Agro è il gioco espresso: il centrocampo schierato a rombo non funziona, né da filtro né da supporto alle punte. Dolce è il risultato: il pareggio con gol fuori casa li avvantaggia nella gara di ritorno.

Cronaca di come è andata
Guance Rosse è inguardabile; non fa altro che subire il gioco dei locali senza nemmeno provare a ripartire; gli attaccanti non disturbano e i mediani fanno del buon ‘prego si accomodi’, così che è un attimo per il pacchetto arretrato andare in apprensione. Solo l’imprecisione sottoporta dei padroni di casa fa sì che si vada al tè caldo sullo zero a zero. I Tromboni la porta l’hanno solo immaginata; e forse neanche.

Secondo tempo

Guance Rosse, stasera in versione brutta addormentata, ha bisogno di una sberla che la svegli. Il ceffone arriva presto; su piazzato, una palla esce rasoterra da una selva di gambe e si dirige verso l’angolino che Perotti non può coprire; la velocità ridotta consente di sperare che qualcuno riesca a raggiungerla prima che oltrepassi la linea di porta, ma quel qualcuno è Piccinelli, che non ha nella velocità la propria arma vincente. E infatti prima di lui ci arriva un altro, vestito di diverso colore, che ribadisce in gol la palla, tra l’altro già entrata. A Piccinelli non resta che rimanere impigliato nella rete come un tonno dal futuro in scatola.

A questo punto mister Morghen cambia alcune cose; comincia con lo schierare il centrocampo in linea, quel classico 4 – 4 – 2 che meglio si adatta ai propri somari; poi toglie un difensore e mette una punta, accettando di soffrire dietro e sperando in qualcosa di più là davanti. E avrà ragione, anche se il pareggio sarà frutto non del gioco ma di un eccellente pensata su piazzato di Gottardi, che una tantum si ricorda di essere professore di arte pedatoria. L’1 a 1 è ingiusto. L’onesta gente di Gavardo meritava bottino pieno; dovrà invece salire al Comunale di Mocenigo a fare la partita, se vorrà passare il turno. Siamo comunque dell’idea che le possibilità di passaggio ai quarti siano 50 e 50.

Venerdì prossimo va in scena la seconda di ritorno. Guance Rosse, beatamente impantanata a metà classifica con niente più da dire (meno 13 dalla zona play off e più nove dalla zona retrocessione), hai almeno il dovere di migliorare l’ andata. I pochi cristiani che ti verranno a vedere lo meritano. Salutiamo.

Armando Dell'Oca

www.ascovestoneopen11.it

In foto Roberto Gottardi, autore del pareggio

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