L’Asco Vestone torna alla vittoria
Un gol su rigore nel secondo tempo dà fiato ai vestonesi dell’Asco a secco di vittorie da quasi tre mesi.

Asco Vestone - Calcinato 1 – 0

Guance Rosse (4 – 4 – 2 spennacchiato): Perotti; Rizzi detto schicchi, Ebenestelli M. il capitano, Pace, Cosenza detto cuba; Piccinelli, Ghidini Simone da Bione, Crescini detto ciki, Gottardi; Ebenestelli S. detto bomber, Zambelli S. detto il nibbio
Entreranno: Ceresa, Bianchi detto panì, Garzoni detto polatì, Ghidinelli detto ciuz, Bonera detto ciccio
All. Morghen

Dopo quasi tre mesi di muso, Guance Rosse torna a sorridere. I tre punti hanno il sapore dimenticato dei biscotti fatti in casa dalla signora Daniela del terzo piano da cui, poco più che bambini, salivamo a far merenda, a dirla tutta attirati anche dalla figlia, Fiammetta, rinomata baciatrice nei bagni della scuola… ma questa è un’altra storia. Li mangiassimo oggi, quei biscotti, sarebbero sangue nuovo.
Comunque non si vinceva dal primo novembre (1 a 0 in casa del Mosaico). E nel calcio tre mesi a digiuno di vittorie sono una vita… comprensibile dimenticarsi il sapore che hanno i tre punti.

Cronaca di come è andata
L’infermeria popolata costringe mister Morghen ad improvvisare, ma ormai è consuetudine, per cui siamo costretti a vedere spettacoli surreali come Piccinelli che gioca ala. Si applicherà, il vecchietto, ma in quelle zone c’è bisogno di inserire quel turbo di cui non è dotato.
L’ora del tè caldo arriva senza nulla da raccontare. 35 minuti passati a guardare due signore che al tavolino di un bar parlano di roba prevedibile come le ricette della signora Parodi.
La speranza è che almeno la ripresa valga il prezzo stracciato del biglietto.

Secondo tempo
Mister Morghen inserisce Bianchi all’ala e arretra Piccinelli in zone a lui più congeniali. La mossa ci pare tanto saggia quanto ovvia; l’uomo dai polpacci di marmo vivo del Savallo lo ripagherà.
La sensazione è che i Tromboni ce la possano fare; non che piovano occasioni, ma qualcosa in più del nulla esibito nei primi 35 sì! E invece sono gli ospiti a sfiorare il gol: su pasticcio combinato in stereofonia da Pace e Piccinelli, l’attaccante nemico si trova a tu per tu con Perotti che, triplicando il peso specifico dei propri coglioni, gli esce sui piedi e salva la situazione.
Poco dopo, nell’altra area un difensore ospite si ricorda di quando giocava a palla avvelenata giù in cortile, e tocca di svergognata mano. Il rigore è limpido al punto che nessun compagno osa protestare, se non il capitano secondo prevedibile copione. Sarà Gottardi, fin lì mai in partita, a trasformare per l’ 1 a 0, che terrà fino alla fine delle ostilità.

Tre punti brutti ma d’oro; la matematica salvezza è quasi raggiunta. E poi non ci pare il caso di avanzare pretese di vedere bel gioco; Guance Rosse quest’anno è questa qua!

Voto 8 a mister Morghen, la formazione iniziale non era del tutto azzeccata, ma era obbligata. Passa la ripresa a rimestare sul fondo del paiolo, in modo da portare a galla quei due tre pezzi di carne pregiata che gli valgono la vittoria. Lo stregone bravo lo si vede quando, pochi ingredienti a disposizione, riesce a preparare una più che dignitosa sbobba.

Fra due giorni, la coppa Leonessa. Ancora al Comunale ci sarà da difendere l’1 a 1 maturato all’andata a Gavardo. Il passaggio del turno è obbligato, amici; l’ alternativa è l’Inferno, girone degli ignavi. Salutiamo.

Armando Dell'Oca

www.ascovestoneopen11.it

In foto l'allenatore Thomas Morghen

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