Asco Vestone, pareggio con l'ultima in classifica
In casa dell'Uso Poncarale i valsabbini rimontano lo svantaggio ma non vanno oltre il pareggio.

USO Poncarale  – Asco Vestone 2 – 2

Guance Rosse (4 – 4 – 1 – 1 cigolante): Zuaboni; Rizzi detto schicchi, Ebenestelli M. il capitano, Pace, Piccinelli; Ebenestelli N., Ghidini detto Simone da Bione, Crescini detto ciki, Gottardi; Corsini; Bianchi detto panì
Entreranno: Ricci detto gonzo, Zanetti detto bill, Zambelli detto il nibbio All. Morghen

A Poncarale, zona di nebbie arroganti, la signorina Primavera è sbarcata. Lo si capisce dall’odore di tiglio che c’è in giro e da qualche indigena già in sottana.

Cronaca di come è andata
I Tromboni incrociano gli scarpini con l’ultima in classifica. Non sapendosi difendere entrambe le compagini, la gara risulterà divertente; occasioni da gol di qua e di là.
A sorpresa, apre le danze Piccinelli, che da parecchio fuori l’area fa partire un tiro al volo che, scavalcato il portiere, finisce la propria gloriosa corsa contro l’incrocio maledetto dei pali. Uno all’anno gli esce, al vecchio, ma di solito è gol.
Poi tocca a Gottardi far partire un perfetto sinistro a rientrare, diretto nel sette, ma il portiere locale si esibisce nel miracolo del giorno e vola a deviare in corner.
Nel frattempo Zuaboni, che in fase di riscaldamento rileva Perotti a causa del solito acciacco al polpaccio, c’ha il suo bel da fare: gli arriva da parare qualche palla di troppo; il problema è che il pacchetto arretrato oggi è altrove.
A un certo punto Ebenestelli N., sempre più vicino ad essere tornato quasi lui, si trova a rincorrere una palla rimbalzante sull’out di sinistra, inseguito da un nemico che gabberà di elegante sombrero, e invece di calciare a rete metterà sul secondo palo per l’accorrente Corsini; incornatina angolata e gol dell’1 a 0. Leviamo il cappello al bambino; classico esempio di assist all’ amatriciana.
Il pareggio è solo questione di tempo. Piccinelli, oggi felice quando c’è da attaccare ma triste quando c’è da difendere, sbaglia un’apertura e innesca gli avanti nemici sulla trequarti campo; i due centravanti locali si bevono prima Rizzi, pollo numero 1, poi Ebenestelli il capitano e Pace, rispettivamente pollo numero 2 e pollo numero 3; l’uscita a valanga di Zuaboni è da calcio di rigore, che verrà trasformato senza tante menate.

Secondo tempo
Mister Morghen toglie subito Ebenestelli N., che forse ne aveva ancora, e mette Ricci, che forse doveva giocare dall’inizio, vista la pessima forma di Bianchi… a proposito, alzi la mano chi gli ha visto fare qualcosa di buono nel primo tempo. Poteva, ma la punizione dal limite che calcia è un insulto a chi sta sugli spalti; è alta e larga e utile a ribadire che oggi non è giornata, amico.
Guance Rosse continua a ballare dietro; ogni lancio verso la propria porta diventa subito un problema di fisica nucleare da risolvere. C’è qualcosa che non va in mezzo al campo, e mister Morghen non riesce a porvi rimedio. I Tromboni vanno a battere un corner. Calcia Gottardi, che scivola passando la palla al nemico appostato sul primo palo; partirà uno stramaledetto contropiede che si trasformerà in gol. A nulla servirà la pezza messa dal commovente Zuaboni; sulla sua parata arriverà a ribadire in rete uno di loro. Il 2 a 1 è servito.
Guance Rosse reagisce da signora. Pur continuando a rischiare dietro, anche perché mister Morghen decide di difendere a tre, esibisce buone trame là davanti, grazie anche ai nuovi entrati, i signori Zanetti e Zambelli S., la celeberrima doppia zeta. Infatti, dopo che Ricci si mangia un gol su assist delizioso di Gottardi, che dimostra di preferire la fascia sinistra a quella destra, Zanetti entra in area di dribbling più casuale che voluto e mette in mezzo rasoterra; il portiere uscirà per bloccare, ma la metterà nella propria porta con un tragico colpo d’ascella. Neanche al circo! E adesso quei montanari dei valsabbini ci credono. Il 3 a 2 è possibile.
Bella azione sulla sinistra che libera Piccinelli al cross; Zambelli si avventa sulla sfera come per calciare al volo, ma cicca come solo lui sa fare; la palla capita sui piedi di Ricci, tra il dischetto del rigore e l’area piccola; solo il portiere davanti a lui, ma gli calcerà addosso. Amico, segnerai prima o poi, ma non oggi.
Le speranze di vittoria dei Tromboni si stampano sul palo. A calciare la punizione dal limite sarà Gottardi. Bella botta, professore, ma gli Dei vogliono il 2 a 2.

Migliore in campo il portiere Zuaboni che passa la giornata ad immolarsi, mentre i compagni difensori sono in giro a calici di bianco. E nessuna colpa sui gol. Non si capisce come faccia a trovarsi così in forma, visto che si è preso un mese abbondante di pausa dagli allenamenti. L’avrà passato a fare il papà… anche quello, signori, è allenarsi! Papà Quintale!
Volendo trovare qualcosa di positivo, si potrebbe dire che si è tenuta dietro una diretta concorrente alla salvezza. Vincendo la prossima, Castelcovati in casa, si potrebbe averne la matematica certezza.
Intanto prepariamoci a cose più importanti: il prossimo germogliare dei tigli e le caviglie scoperte di Mary Jane. Salutiamo.

Armando Dell'Oca

www.ascovestoneopen11.it

in foto il portiere Fabrizio Zuaboni

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