Asco Vestone di nuovo nella polvere
Dopo la brillante prestazione della scorsa settimana, in casa dello Sporting Montichiari una nuova battuta d'arresto per la squadra vestonese.

Sporting Montichiari - Asco Vestone 4 – 1

Guance Rosse ( 5 – 4 – 1 da denuncia ) : Zuaboni il capitano; Rizzi detto schicchi, Ceresa, Bonera detto ciccio, Zambelli C. detto howazzo, Piccinelli; Gottardi, Ghidinelli detto ciuz, Ghidini detto simone da bione, Ebenestelli N.; Ricci detto gonzo
Entreranno: Perotti, Cappa detto brucio, Bianchi detto panì, Zanetti detto bill
All. Morghen


È tipico delle squadre senza personalità vincere alla grande e, dopo una settimana, perdere alla grandissima. Guance Rosse, vecchia banderuola, uscire con te è un cazzo di terno al lotto; non si sa mai come andrà a finire!

Cronaca di come è andata
Tromboni praticamente senza centrocampo; stasera i signori Ghidini e Ghidinelli sono uno altrove e l’altro anche; questa carenza in mediana obbliga i nostri a soccombere. Il pacchetto arretrato, comandato da Bonera, presidente onorario dell’INPS, scricchiola non poco e il gol sembra arrivare da un minuto all’altro. Infatti, su calcio di punizione, succede che in area i Tromboni non marcano stretto e lasciano libero di colpire di testa uno alto si e no 170 cm, al quale nemmeno serve saltare. Palla nell’angolino basso e Zuaboni che guarda incolpevole.
A dire il vero Guance Rosse qualcosina la crea là davanti, ma niente che meriti più di un rigo; è semplicemente scarsezza difensiva dei locali, anche perché i nostri, oltre al pimpante Ricci, in attacco non presentano nessuno degno di essere raccontato.
Tè caldo in svantaggio di uno, d’accordo, ma le speranze di rimonta hanno ragione di esistere, sempre che si riesca ad aggiustare qualche meccanismo offensivo.

Secondo tempo

Il raddoppio dei locali, immediato come un rutto dopo un sorso di spuma, mette in faccia ai cristiani valsabbini una smorfia che dire di dolore è poco. Fatto sta che su lancio lungo verso la propria porta, Zuaboni che vien da Barghe, in netto vantaggio sull’avversario, decide di fermarsi e di indietreggiare; per l’ attaccante, infilare un portiere che rincula è facile come pisciare. Detto, fatto.
A riaccendere le speranze dei Tromboni ci pensa, manco a dirlo, Ricci, con un colpo di genio opportunista in mezzo all’area che beffa difensore e portiere all’unisono. Il 2 a 1 mette voglia e benzina nel serbatoio di Guance Rosse, che in dieci minuti di arrembaggio da l’impressione di poter pareggiare. Macchè! Zuaboni sempre lui, stavolta in collaborazione con un paio di compagni di difesa, i signori Ceresa e Bonera, mette a curriculum un altro pasticcio, che l’ attaccante locale trasforma in 3 a 1, tra l’altro infilandolo sul palo di competenza. Ed ora provate, Tromboni che non siete altro, a rimontare.

Il 4 a 1 arriva nel giro di 5 minuti. Piccinelli, a cui buttare via la palla da fastidio, anche se fossimo in guerra, si incaponisce in un dribbling al limite della propria area; il nemico gliela soffia e batte a rete infilando Perotti nell’angolino basso. Perotti?! E Zuaboni che fine ha fatto? Espulso poco prima per un fallo di mano fuori area da ultimo uomo, dopo aver regalato palla all’avversario; l’ennesimo disastro combinato stasera.
Guance Rosse torna in Valsabbia, che è meglio! Salutiamo.

Armando Dell'Oca

www.ascovestoneopen11.it

In foto il portiere Marco Perotti

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