In memoria del partigiano Poli
di red.

L’Anpi ha dedicato a Vobarno un cippo al «ribelle per amore» Alfredo Poli. Fu uno dei giovani assassinati per ritorsione a Cesane di Provaglio

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L'estate di Vobarno è stata segnata anche da un importante evento celebrativo: l'inaugurazione, in via Alfredo Poli, del monumento al partigiano voluto dall'Anpi della cittadina.
«Perchè una celebrazione della Resistenza? - dice Roberto Maggi del direttivo Anpi -. Per ricordare che la libertà non è un regalo, ma è stata conquistata per noi da altri col proprio sangue».
 
In tutta italia nei paesi ci sono innumerevoli monumenti ai caduti e agli alpini.
Pochi, invece, i cippi dedicati ai «ribelli per amore».
Quello realizzato in via Alfredo Poli ricorda proprio quest'ultimo concittadino, assassinato il 5 marzo del 1945 dai repubblichini a Provaglio Valsabbia insieme ad altri 9 combattenti della settima Brigata Matteotti; «e vuole ricordare ciò che avvenne sia 66, sia 150 anni fa, nell'ideale legame tra due momenti di lotta strettamente legati tra loro per un'Italia unita e libera».
 
Una lotta, quella della Resistenza, che non fu solo armata ma anche politica, ideologica e culturale; che portò alla Liberazione, alla Repubblica e a una Costituzione pilastro della vita democratica.
«Ricordare la guerra di Liberazione - aggiunge Maggi - significa celebrare un periodo nel quale un popolo si riconobbe sotto la bandiera della libertà, unito contro l'oscurità. Soffrì e si sacrificò, e questo non va mai dimenticato, perchè se così fosse il passato potrebbe tornare».
 
M.PAS. da Bresciaoggi
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