Panda si ribalta su Vespa
di val.

Incidente dalla dinamica spettacolare quello avvenuto poco prima delle 15 di oggi a Bagolino. Tre feriti, ma nessuno in modo grave.

 
Forse voleva mettersi da parte per lasciar passare le motociclette.
Fatto sta che con la ruota anteriore destra è salita su uno sperone di roccia che è diventato un trampolino.
L’inerzia ha fatto il resto: la nuova Panda 4x4 si è ribaltata ed è finita proprio su una Vespa che stava scendendo dall’altra parte.
 
Un incidente dalla dinamica terrificante che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, senza la prontezza della donna alla guida della Vespa.
La 37enne di Rovereto, in gita domenicale con una decina di altri vespisti trentini fra i quali il marito che la precedeva di una quarantina di metri ed ha potuto osservare tutto dallo specchietto retrovisore, è riuscita infatti ad abbandonare la sua vecchia P125X all’ultimo momento.
E’ andata ugualmente a sbattere contro l’auto, procurandosi ferite e forse fratture alle braccia e importanti contusioni al volto, ma è riuscita a rotolare di lato senza finirci sotto e ad evitare di cadere dallo stretto ponte che in quel punto è altro una trentina di metri.
Sotto la Panda o nella forra non l'avrebbe certo scampata così a buon mercato.
 
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Bagolino e poi i colleghi da Salò, l’eliambulanza che si è occupata del ricovero della ragazza al Civile, dove è stata avviata in reparto con codice giallo, la medicalizzata da Vestone e l’ambulanza dei volontari di Bagolino, che hanno portato al Pronto soccorso di Gavardo i due anziani coniugi che viaggiavano sulla Panda e che non si sono fatti quasi niente.
Si tratta di un 75enne e della moglie più giovane di un anno, residenti a Bagolino, che stavano raggiungendo la casetta che posseggono in montagna.
Per i rilievi è salita fin lassù la Stradale di Salò.
La trafficata arteria è rimasta bloccata in entrambi i sensi di marcia per più di due d’ore, isolando di fatto il Gaver e Valle Dorizzo dal fondovalle. Le operazioni di rimozione dei mezzi, infatti, sono state rallentate dal fatto che in quel punto della Provinciale non funzionano i telefoni cellulari e nemmeno i collegamenti radio.
 
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