Tecnologia LSC
Pochi giorni fa Eni ha inaugurato la prima pensilina fotovoltaica basata su una tecnologia innovativa che sfrutta l'energia solare attraverso concentratori solari luminescenti


La pensilina fotovoltaica Eni e’ stata sviluppata da Eni presso il proprio Centro Ricerche per le Energie Non Convenzionali – Istituto Eni Donegani di Novara, dedicato alle fonti energetiche non convenzionali, comprese fonti rinnovabili.
Al progetto partecipa anche Enipower, societa’ Eni che opera nella generazione di energia elettrica e nella produzione di celle e moduli fotovoltaici.
 
L’impianto sarà posizionato all’aperto per essere testato, e in questa fase verrà dedicato al parcheggio di mezzi a mobilità elettrica, consentendo la ricarica delle batterie proprio attraverso l’energia elettrica generata dai pannelli.
 
Ma come sono fatti questi innovativi pannelli?
I pannelli, o concentratori solari luminescenti (LSC, Luminescent Solar Concentrators), sono costituiti da lastre di materiale trasparente (plastico o vetroso), all’interno del quale sono dispersi coloranti fluorescenti.
Questi ultimi assorbono parte della luce solare e la riemettono all’interno della lastra. La radiazione emessa viene poi condotta verso i bordi della lastra e concentrata su piccole celle solari, in grado di trasformarla in energia elettrica.
La pensilina fotovoltaica Eni e’ in grado di produrre circa 500 Watt nominali di energia elettrica generati da 192 lastre fotovoltaiche trasparenti gialle.

Le possibili applicazioni previste a breve termine
Secondo quanto dichiarato dal Presidente e Amministratore Delegato di Enipower Giovanni Milani, i principali utilizzi sono previsti nel settore edilizio perchè questa nuova tecnologia andrebbe a sostituire le lastre di plexiglass o vetro degli edifici.
Un’altra applicazione potrebbe essere quella che va a sostituire le pensiline delle soste degli autobus oppure le barriere insonorizzanti delle autostrade e delle ferrovie delle centrali di produzione elettrica.
 
La tecnologia degli LSC offre vantaggi significativi
Rispetto ai tradizionali pannelli al silicio e ai concentratori solari basati su specchi o lenti, le lastre sono in grado di catturare sia la radiazione solare diretta che quella diffusa, risultando efficienti anche in condizioni di cielo nuvoloso e la loro installazione non pone problemi di orientamento.
Un’altro aspetto vantaggioso è il basso costo che contraddistingue i materiali costitutivi e la minore superficie di silicio richiesta per la realizzazione, a parita’ di potenza.
Infine possono essere utilizzate per realizzare pannelli fotovoltaici trasparenti e finestre fotovoltaiche, rendendo la nuova tecnologia ideale per il suo impiego negli edifici o altri contesti idonei.

Caterina Leo - da classmeteo.com


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