Tecnica 3.1
di Dru

«E' interessante scorrere il sito di Beppe Grillo e il suo movimento per notare quanto di nuovo la tecnica stia dicendo di sé...». Dru ancora interviene sull'argomento Tecnica, che sarebbe non mezzo, ma scopo.

 
E’ interessante scorrere il sito di Beppe Grillo e il suo movimento per notare quanto di nuovo la tecnica stia dicendo di sé: le donne che vengono elette alle “Buffonarie†del PDmenoL del Bersani, la brutta copia delle “Parlamentarie†del M5S in cui le donne votate per le politiche on-line sono state maggioranza, dicono molto di più di quanto a prima vista non si possa credere della tecnica.
Bersani, come giustamente dice il Grillo, in questo processo può essere solo un comprimario e darne solo un apparente vestito innovatore nei processi decisionali, ma non può che essere un “succhiaruote†della democrazia perché non adopera i potentissimi mezzi tecnici che adopera il M5S: Internet con la sua disarmante trasparenza.
Palesemente non se ne dota il Bersani per egoismo, poiché gli stessi mezzi lo farebbero tramontare, lui e la pletora di inutili e costosi e onerosi compagni di tante battaglie e sofferte sconfitte .
Non se ne dota ancora per il tempo che potrà arginare l’inarginabile, ancora per il tempo che potrà resistere al progresso, lui che dice di militare fra i progressisti.
A onor del vero il fiuto è da progressista, ciò che gli manca è solo il coraggio.
E’ indubbio che la sola presenza scomoda di questo movimento innovatore nella politica, dal punto di vista tecnico dentro il quadro istituzionale, porterà una ventata di nuovo all’Italia che ancora nega in actu signato questo inevitabile processo di innovazione ma  afferma in actu exercito, come sta accadendo a Bersani, e proprio perché insieme lo nega e lo afferma, in ultima istanza non riuscirà a negarlo.
Ciò che solo a pochi è ora evidente, e tra questi ci metto l’arguto Grillo con il suo nuovo articolo sul Blog,  e cioè che il partito di maggioranza relativa, il PD, stia scimmiottando, costretto nel solco della verità, quello che una compagine politica fino a ieri sconosciuta dal potere politico, il M5S, sta realizzando con i potentissimi mezzi della tecnica, sarà fra non molto un percorso e un discorso obbligato per la politica mondiale, un percorso dettato dalla tecnica, un percorso che oggi quei pochi prevedono ma che già da sempre è inscritto nel più ampio discorso di filosofia: la tecnica non come mezzo ma come scopo.
Entrando un attimo nel merito, di cosa ci scandalizziamo nel processo in corso di questo movimento? forse che gli eletti sono inesperti nelle raffinate arti e ruberie secolari che perpetra il potere politico? ma non era proprio questo quello che volevamo debellare? e forse che chi è dotato di un minimo di intelletto possa credere che un movimento sorto sulle ceneri di un populismo sfrenato riesca populisticamente a dominare la tecnica? solo non conoscendone l’origine del discorso filosofico si può credere a tanto, la tecnica vince contro ogni tipo di populismo: è talmente visibile ed evidente che non sarebbe neanche il caso di sottolinearlo, ma invece occorre farlo ogni istante, poiché ancora in pochi siamo a comprenderlo appieno e come discorso esplicito di verità.
Cosa fa un’azienda per assumere personale in America? Niente di più che analizzare il curriculum vitae dei candidati e sceglierne quelli più adatti secondo parametri specificamente dettati dalla tecnica, che sono le procedure e i mezzi atti al raggiungimento dei propri scopi; e perché in politica dovrebbe essere diverso? Cosa ha la società degli umani di cosi complesso e diverso dalle società per azioni? Nulla e la tecnica lo sta a dimostrare.
Vi è qui un problema di leadership?
E’ vero, in quanto a farla da padrone è la tecnica e noi ne siamo sempre più succubi.
Dru
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