E' tutto pronto per la Crocedomini-Maniva
Bisognerŕ attendere solo fino alla fine di ottobre per vedere il completamento delle opere di sistemazione della strada fra Crocedomini e il Maniva. L’annuncio č stato dato ieri dai vertici della Provincia.

Bisognerà attendere solo fino alla fine di ottobre per vedere il completamento delle opere di sistemazione della strada fra Crocedomini e il Maniva. L’annuncio è stato dato ieri dai vertici della Provincia, e il sindaco di Bagolino, Marco Scalvini, ne ha approfittato per farsi avanti e per chiedere al Demanio militare di poter acquisire la vecchia base Nato del Dosso dei galli, oggi dismessa, per trasformarla in una struttura turistico-scientifica.

La pioggia battente che ieri sferzava anche a 2000 metri di quota non ha fermato il sopralluogo del presidente della Provincia, Alberto Cavalli, e dell’assessore ai Lavori pubblici Mauro Parolini, che sono saliti appunto al Dosso dei galli per verificare lo stato dei lavori che interessano 9 chilometri di tracciato, per una spesa complessiva di 400 mila euro.

La strada, che era praticamente uno sterrato, è stata allargata, in alcuni punti anche di tre metri, in modo da renderla a doppia corsia, e ieri è stato accertato che manca ancora poco alla conclusione del cantiere: solo trecento metri di percorso.

Poi, dopo le operazioni di asfaltatura, si potrà inaugurare. «Questo intervento sul tratto sterrato che collega il Maniva al Crocedomini - ha affermato Cavalli - è il segnale della volontà di garantire agli appassionati della montagna un transito più sicuro nel rispetto di un ambiente di straordinaria bellezza».

L’arteria in questione rappresenta un collegamento strategico fra la Valsabbia e la Valtrompia. Lo ha sempre sostenuto la Comunità montana della Valsabbia, ieri rappresentata dall’assessore Gianluca Dagani. E ne è convinta anche la sindaca di Collio, Mirella Zanini: «L’intervento, che è stato eseguito nel rispetto dell’ambiente - ha afermato la Zanini -, per le realtà di Collio e Bagolino è senza dubbio un importante traguardo a sostegno delle attività produttive e del turismo; un’opportunità importante per questa zona di montagna».

Entusiasta, dicevamo, il sindaco di Bagolino, che sta già pensando al rilancio del comprensorio attraverso l’acquisizione della vecchia base dimessa da una ventina d’anni. «Il progetto è in fase di elaborazione - spiega Scalvini - e coinvolgerebbe sia i privati, sia il Comune di Collio. Lo spazio è davvero grande e consentirebbe di istallare numerose attività. Stiamo pensando per esempio alla realizzazione di un centro studi e di un centro turistico-culturale, le idee sono molte, ma siamo alla fase iniziale».

Sul grande edificio in quota, un centro radar che per molti anni ha visto anche la presenza di militari statunitensi, esiste un diritto di prelazione degli enti pubblici; e Scalvini pare non intenda farsi scappare l’occasione.

Ma ci sono anche i privati come Imerio Lucchini, il quale dopo aver rilevato la gestione gli impianti da sci del Maniva sta ora lavorando perchè l’anno prossimo anche il Giro d’Italia possa passare proprio sulla strada tirata a nuovo. «Chissà - ha sospirato Lucchini - magari in un paio d’anni riusciremo a ottenere l’arrivo di una tappa».

Mila Rovatti
da Bresciaoggi
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