Pesca al luccio, divieto fino a maggio
di Redazione

Per salvaguardare il periodo di riproduzione del predatore del Garda, la Provincia ha esteso di un mese il divieto di pesca.

La Provincia di Brescia ha esteso il divieto di pesca al luccio per l’intero mese di aprile. La pesca al pesce predatore del lago di Garda sarà consentita dal primo maggio. Con il mutamento delle condizioni ambientali il periodo di riproduzione si è spostato in avanti. Da qui il prolungamento del periodo di fermo-pesca.

A questo si aggiunge la creazione di zone di riserva temporanea, previste dal regolamento provinciale, per aiutare una specie in difficoltà.
Sono due le zone dove il luccio privilegia la fase della riproduzione: tra lo specchio acqueo dell´ex villa Bober di Rivoltella e quello della Villa Pioppi, lungo la penisola di Sirmione, e ancora tra Villa Garuti di Padenghe e Punta S. Sivino a Moniga.

Dal primo febbraio scorso è scattato il divieto tassativo di pescare questa pregiata specie ittica al di sotto di 20 metri di profondità e a distanza considerevole dalla costa (da un minimo di 1 km e 100 m a un massimo di 1 km e 630 m) nell´area del basso lago, mentre in quella del medio lago si presenta meno distante dalla costa (da 160 a 580 metri massimo).

Le associazioni dei pescatori sono d’accordo con la decisione della Provincia, giudicate ragionevoli, ma invita l’ente ad effettuare i controlli perché il divieto venga rispettato da tutti.

130216LuccioGarda.jpg