Lo ha deciso il Consiglio di Presidenza che, per l’occasione, ha affidato al prof. Alfredo Bonomi, valsabbino come Stagnoli, l’incarico di tratteggiarne il profilo biografico e l’opera artistica.

L’Ateneo di Salò è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle istituzioni culturali gardesane che si onora della partecipazione e dell’apporto qualificato di Stagnoli. In passato, infatti, sono state frequenti le esposizioni delle sue opere in mostre personali e collettive promosse dall’Assessorato alla cultura e dalla Civica raccolta del disegno della cittadina benacense.

Con l’attuale presidente dell’Ateneo, Pino Mongiello, l’artista di Bagolino ha intrecciato da oltre trent’anni una salda amicizia che ha consentito a entrambi di effettuare, in perfetta comunione d’intenti, viaggi culturali in diverse regioni d’Italia: Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Puglia, alla scoperta di luoghi dalle grandi suggestioni. A Firenze, peraltro, Stagnoli ha potuto incontrare nel 1997 il poeta Mario Luzi nella sua casa di via Bellariva. Pino Mongiello ha fotografato i due personaggi mentre con la matita il nostro riprendeva i tratti del volto del grande poeta. Da quei viaggi, cioè dai colloqui che si svolgevano spontanei e sinceri tra una tappa e l’altra, nacquero le pagine del Dizionario d’artista, con parole dalla A alla Z, che rispecchiano i pensieri, le emozioni, i dubbi e le certezze dell’uomo e dell’artista Stagnoli: compendio di un mondo umano e poetico assolutamente unico e originale.

Sono solo quattro gli artisti che nell’ultimo secolo hanno fatto parte, in qualità di soci, dell’Ateneo di Salò: d’Annunzio, Landi, Zanelli, Heyse, tutti appartenenti alla prima metà del Novecento. Oggi, onorando Stagnoli, c’è da interrogarsi se non sia il caso di aprire con più sensibilità gli orizzonti del sodalizio salodiano, oltre gli studi filologici, economici e scientifici, verso le scienze della comunicazione e verso le arti creative.

L'iniziativa salodiana è stata organizzata in collaborazione con lo Studio d'Arte Zanetti.