Sabbio: il cordoglio corre sul web
di red.

Il tempo resta sospeso a Sabbio Chiese, la cittadina che giovedì scorso si è svegliata attonita per l'incidente mortale accaduto in terra lontana il giorno prima ad uno dei suoi figli

 
Prima ancora che la notizia della tragica scomparsa di Luca Monferone approdasse sui giornali, già si era propagata sui social network.
Fra i tanti post anche quello di un amico anonimo, rilasciato a commento di un articolo apparso sul nostro giornale.
 
«Luca, Luca. Sai bene che il mondo dei colleghi non è come quello degli amici. Un collega puoi frequentarlo quasi tutti i giorni per vent'anni e poi... una scelta diversa, un destino diverso e ci si perde di vista. E' andata così anche tra noi due. Eppure io di te mi ricordavo spesso. E' facile dirlo ora ma è vero. E' facile dire che sei stato l'unico verso il quale non abbia mai provato uno scatto di nervi, e l'unico dal quale non ne abbia ricevuti. E' facile dire che tuttora ricordo i venerdì pomeriggio, quasi sera, quando l'aria da fine settimana concedeva di fare qualche chiacchiera in più. Allora traspariva, con il consueto pudore, il tuo mondo, ed era un mondo pieno di affetti e mi commuoveva di trovarlo lì, al lavoro, dove di solito queste cose bene è che non traspaiano. Anche per questo mi piacevi: si vedeva che avevi aspirazioni, amori, progetti, fuori di lì. Eri una "persona", Luca. Ed eri buono. Ed facile dirlo ora, ora in cui non è facile dire niente per quelli che ti hanno voluto bene».
 
Sempre su Vallesabbianews la risposta:
«Non so chi sei ma ti ringrazio per quello che hai detto di Luca. Lui e qua con me e le mie figlie e lo ameremo per sempre».
 
C'è tempo anche per questo, nell'attesa.


 
130525_Luca_Monferone.jpg