Questa mattina dopo avrebbe dovuto alzarsi presto per raggiungere il campeggio a San Felice.

A quell'ora i distributori di benzina sono chiusi e la banconota più piccola che aveva in tasca era da 10 euro: troppi per il piccolo serbatoio del suo motorino, se era costretto ad utilizzare il self service.

Così, ieri sera alle 17, ha deciso di andare a fare il pieno. 

 

Per raggiungere il benzinaio in sella al suo piccolo scooter Sym, avrebbe dovuto uscire da via Galilei, attraversare la Provinciale 116 all'altezza del chilometro 62,700 ed infilare via Pozzo.

Ad uccidere Myslim Kalaja, albanese di 68 anni, durante quella manovra fatta altre cento volte, è stata una disattenzione.

 

Come sia potuto accadere lo stabiliranno con esattezza i poliziotti della Stradale di Salò, intervenuta sul posto con una pattuglia per i rilievi, mentre alla Locale di Villanuova è stato affidato il compito di gestire il traffico.

In modo sommario l'ha però raccontato una donna, testimone della tragedia, mentre era alla guida di un'utilitaria Toyota e arrivava da Gavardo, a fianco aveva il marito.

 

Ferma in mezzo alla strada, la donna stava aspettando il passaggio della grossa motocicletta che sopraggiungeva da Villanuova per poi entrare a sua volta in via Galilei e raggiungere casa sua.

 

Tutto è avvenuto in un attimo: «La moto arrivava e quel signore anziano con lo scooter ha guardato solo alla sua destra e poi è partito per attraversare, proprio all'ultimo momento, senza accorgersi della grossa moto. Me lo sono visto volare davanti e cadere a peso morto, a pochi centimetri dal cofano».

A finire gambe all'aria anche il motociclista in sella alla motocicletta, una grossa Bmw R1200GS, che dopo l'impatto non è riuscito a reggerne il peso.

 

Veloci sul posto sono intervenute le ambulanze dell'Anc da Roè e quella dei Volontari del Garda, oltre all'infermierizzata di Gavardo.

Subito è stato chiaro chi era messo peggio, cioè il 68enne caduto dallo scooter, che nell'impatto aveva rimediato lo sfondamento del torace. Disperata la corsa al vicino Pronto soccorso dell'ospedale di Gavardo dove i medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma dove pochi minuti dopo il suo cuore ha cessato di battere.

 

La salma è stata ricomposta nell'obitorio della struttura stessa.

Solo la frattura del polso destro, la conseguenza della caduta per il centauro della Bmw, un 56enne del posto.

 

Myslim Kalaja abitava poco distante dal punto dove è avvenuto l'incidente.

Era in Italia da almeno 15 anni con la famiglia: moglie, due figli, con uno dei quali viveva nella stessa casa, insieme ai due nipotini.

Una disattenzione è bastata a portarselo via.