Omaggio al pittore Pietro Bellotti
di Cesare Fumana

Per iniziativa dell'assessorato alla Cultura di Roè Volciano, sabato sera sarà scoperta una targa sulla casa natale del pittore seicentesco in località Agneto, a cui seguirà una breve conferenza sull'artista

 

Roè Volciano ricorda uno dei sui figli che lasciò il segno nella pittura barocca del tempo. Parliamo di Pietro Bellotti (o Bellotto) nato a Volciano nel 1625 e morto a Gargnano nel 1700.

Sabato prossimo, 14 settembre, alle 18, per iniziativa dell’assessorato alla Cultura e della biblioteca, sarà scoperta una targa presso la casa natale dell’artista, in piazzetta Cavour, in località Agneto.

Nell’occasione interverrà la dott.ssa Silvia Merigo che illustrerà la vita e le opere dell’insigne pittore seicentesco.

Pietro Bellotti acquistò fama come pittore di ritratti e teste di carattere. In giovane età si trasferì a Venezia dove fu allievo di Girolamo Forabosco e si vuole che avesse tratto da questo maestro il suo gusto per le minuzie.

Le opere più note del B. sono le teste di vecchi, caratterizzate da una sgradevole resa lenticolare della pelle rugosa.
Lavorò per il cardinale Mazzarino, il cardinale Ottoboni (il futuro papa Alessandro VIII), per l'elettore di Baviera e altri. A Mantova fu per i Gonzaga "soprintendente alle gallerie di città e di villa".
Dopo aver peregrinato di corte in corte tornò sul Garda e morì in povertà a Gargnano nel 1700.

In foto autoritratto di Pietro Bellotti in veste di Stupore

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